Passata la paura, Fernando Alonso dopo lo schianto nelle prove rimane in ospedale senza riportare alcuna conseguenza seria: ora è il momento per lui e il team McLaren-Honda di studiare cause ed effetti del brutto incidente capitato sul circuito catalano di Montmelò e i risultati, stando a quanto ha fatto sapere la scuderia inglese, sono confortanti: l’impatto contro il muro è stato causato da una «raffica di vento» e non da problemi o difetti della vettura.
Il campione stesso dal reparto di terapia intensiva dell’Hospital General de Catalunya, comunica con i suoi tifosi facendo pubblicare sui social una foto che lo ritrae sorridente e a pollice alzato e un tweet con su scritto «grazie a tutti per il vostro sostegno!». Dovrà attendere però fino a oggi prima di uscire dall’ospedale, mentre la sua presenza per la terza e ultima sessione di test pre-mondiale, è ancora non sicura. Esami medici congiunte alle analisi dell’auto e dei dati della telemetria, hanno escluso e confutato le voci che giravano – dichiara la scuderia McLaren attraverso un comunicato diffuso ieri – che Alonso avesse perso conoscenza «prima, durante o dopo l’impatto. L’incidente non è stato causato da alcun danno meccanico, cedimento aerodinamico o problema elettrico legato all’Ers. Quanto ad una possibile perdita di conoscenza, non è vero, il pilota stava scalando le marce e stava frenando al massimo fino al primo impatto, cose impossibili se avesse perso conoscenza», infine sono state smentite anche le voci di un vero e proprio svenimento del pilota causato si pensava da una scarica elettrica.
Secondo il manager Luis Garcia Abad, la Mp4/30 di Alonso è uscita di pista per una forte raffica di vento tra la curva 3 e la 4, andando poi a sbattere sul muretto cosa che sembra aver causato un’analoga uscita di pista a Sainz Junior. Ora a meno di 3 settimane dall’inizio del mondiale, Alonso rischia di trovarsi ancora più in ritardo all’appuntamento in gara.