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EUROPA LEAGUE: NAPOLI E FIORENTINA SOGNANO, E’ SEMIFINALE

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E’ la grande notte delle italiane. Napoli e Fiorentina passano il turno in Europa League e approdano alle semifinale. Il nostro calcio bissa il successo della Juve anche nella seconda competizione continentale. Il Napoli, forte del 1-4 in trasferta, può anche permettersi di non brillare. Mentre i viola in casa superano la Dinamo Kiev 2-0. Al San Paolo il Wolfsburg prova subito a rendersi pericoloso: Caligiuri lascia partire il cross, Perisic devia in acrobazia ma salva tutto Andujar. I tedeschi spingono e si rendono ancora pericolosi: Albiol anticipa Bendtner, la palla giunge a Trasch che spedisce fuori da ottima posizione. Superata la mezz’ora lo stesso ex attaccante della Juventus, sul cross di Trasch, salta più in alto di Albiol ed incorna: palla sul fondo, di pochissimo. Prima dell’intervallo è di nuovo chiamato all’intervento Andujar: il portiere è bravissimo a respingere in tuffo il diagonale di Bendtner. Poco dopo, prima occasione per il Napoli con una girata di Higuain, su cross di Ghoulam dalla sinistra. L’argentino non inquadra lo specchio di un nulla. La squadra di Benitez torna in campo dopo la pausa con ben altro atteggiamento e dopo un paio di minuti Mertens calcia a giro e sfiora l’incrocio dei pali. A sbloccare il risultato al 5′, è Callejon sugli sviluppi di un contropiede: Higuain lo serve sulla destra, lui scatta sul filo del fuorigioco verso l’area e supera di destro Benaglio con la deviazione complice di Rodriguez. Strada completamente spianata per il Napoli. Ancora Callejon, smarcato splendidamente da Hamsik, ha l’occasione per la doppietta: stavolta Benaglio gli sbarra la strada in uscita.

Il Wolfsburg però non intende arrendersi: Perisic va di testa sul cross di Trasch, la palla è fuori. Al quarto d’ora Benitez, pensando al match con la Samp di domenica, richiama Hamsik ed inserisce Insigne. Al 20′ il Napoli raddoppia: Higuain, innescato dal neoentrato, serve Mertens, la prima conclusione del belga viene respinta da Benaglio, non la seconda. Sul 2-0 e la qualificazione blindata Benitez può permettersi il lusso di regalare la standing ovation a Benitez: al posto del ‘Pipita’, Zapata. Ma il Napoli non ha fatto i conti con l’orgoglio dei tedeschi, che prima accorciano le distanze con un colpo di testa di Timm Klose sul corner di Arnold (26′) e due minuti dopo trovano il pareggio con l’incontenibile Perisic, che sul cross di Guilavogui, scattato in sospetto fuorigioco, sorprende Mesto e batte Andujar in tuffo. Rimonta incredibile dei ‘Lupi’ e ora Hecking ci crede e gioca il tutto per tutto: fuori Trasch ed entra un altro attaccante, Dost. Benitez, infuriato con i suoi, si cautela con un difensore, Henrique, per Mertens. L’ultimo brivido è ancora targato Wolfsburg, con un diagonale mancino di Caligiuri dopo la sponda di Dost: poi è solo festa Napoli.

Al Franchi Montella, senza Babacar, schiera i viola con un 4-3-3 quasi obbligato, Joaquin e Salah agiscono ai lati della punta centrale, Mario Gomez. In difesa, Tomovic e Alonso sugli esterni con Gonzalo e Savic al centro della difesa. In mezzo al campo torna Pizarro affiancato da Mati Fernandez e Borja Valero. Fiorentina che punta subito sul possesso per poi colpire dagli esterni, al 5′ Gomez approfitta di un tiro di Borja Valero non trattenuto da Shovkovsky e la schiaffa di potenza in rete, ma il gol e’ viziato da un fuorigioco e si riparte dallo 0-0. Poco dopo e’ Salah a cercare il secondo palo, Shovkovsky si oppone prima di restare a guardare su un gran sinistro di Alonso che si stampa sulla traversa. E’ solo Viola, all’11’ Borja calcia a botta sicura, la deviazione spiazza il portiere ma la palla finisce al lato. Al 22′ Gomez si libera con una finta e calcia a botta sicura, Shovkovsky fa il miracolo.

Il primo tiro della Dinamo arriva al 28′ con un tentativo velleitario di Yarmolenko, appena spostato a sinistra da Rebrov. Proprio da quella posizione parte Lens che al 40′ entra in area e cade dopo un presunto contatto con Gonzalo. Per Eriksson da possibile rigore e’ addirittura simulazione e visto che l’olandese era gia’ stato ammonito la Dinamo finisce il primo tempo in dieci. Dopo 3′ Gomez riesce a passare: tiro di Joaquin che il tedesco prova ad addomesticare e lo stop si trasforma in tiro velenoso. Rebrov gioca la carta Gusev per accentrare di piu’ Yarmolenko, ma nella ripresa i viola riprendono da dove avevano lasciato. Al 4′ Salah mangia due metri ad Antunes e arriva al tiro ma, a porta vuota, il suo assolo si ferma sul palo. Al 12′ Mati tiene strozzato l’urlo in gola, fa tutto bene ma poi la mira e’ da rivedere. La gara fila via tra altri errori e cambi (dentro Badelj e Aquilani per Borja Valero e Pizarro), al 40′ pero’ e’ Rybalka a far venire i brividi ma e’ super-Neto. E’ lo squillo di tromba degli ultimi minuti ucraini, condotti dalla velocita’ di Yarmolenko. Nel recupero e’ provvidenziale un salvataggio di Savic su Yarmolenko, poi e’ un assolo di Vargas – entrato poco prima per Salah – che da destra incrocia e trova il 2-0. A quel punto parte la festa.

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