E’ davvero un periodo magico quello di Patrick Cutrone. Classe 1998, punta rapida e concreta sotto porta, insomma il prototipo dell’attaccante moderno che, ancora una volta, si è reso protagonista assoluto dell’estate del Milan, del quale si sta guadagnando man mano la fiducia. Una sua rete, infatti, ha consentito ai rossoneri di imporsi 1-0 sul campo dei macedoni dello Shkendija e di staccare (anche in virtù del 6-0 di San Siro nella gara di andata) il pass per la fase a gironi di Europa League, tornando così ufficialmente a giocare una competizione europea. Al risultato della sfida di Milano c’era ben poco da aggiungere: per questo Montella si è concesso qualche esperimento, schierando per la prima volta in stagione una difesa a 3 (con Zapata, Bonucci e il rientrante Romagnoli) e un centrocampo a 5, con gli innesti di Zanellato e José Mauri e con Locatelli in cabina di regia.
Milan, Cutrone è un gioiello
I 20mila tifosi macedoni accorsi allo stadio, in buona parte simpatizzanti della squadra rossonera, hanno fatto arrivare il proprio sostegno ai giocatori dello Shkendija per tutta la partita, accogliendo con sonori fischi la rete di Cutrone arrivata al minuto 13: Locatelli trova l’imbucata giusta addirittura da centrocampo, spedendo il centravanti a tu per tu con il portiere Zahov, battuto inesorabilmente con un bel diagonale dopo averlo messo a sedere con una finta. Una rete importante per il baby-bomber, al terzo gol in 5 gare ufficiali in questa stagione. I macedoni, però, non si arrendono e cercano immediatamente la replica, con il colpo di testa finito fuori di Radeski. A fine primo tempo, però, è il Milan ad avere la palla del 2-0: Zahov, tuttavia, è bravissimo a dire di no ad André Silva con un bell’intervento in due tempi. Il copione che si ripete anche nella ripresa, con lo Shkendija che cerca di ben figurare costruendo buone potenziali occasioni, vanificate però da una scarsa precisione sotto porta. Il risultato, quindi, non cambia più e il parziale finale è di 7-0 per i rossoneri, attesi ora dal sorteggio che ne decreterà le prossime avversarie europee.
Le altre sfide
Oltre alla sfida del Milan, le altre gare svolte hanno delineato il quadro delle squadre ammesse ai gironi di Europa League. Si sono resi necessari i tempi supplementari allo Zenit di Roberto Mancini per aver ragione degli olandesi dell’Utrecht: dopo la sconfitta dell’andata, i russi vincono al ritorno per 2-0, staccando il pass per i gironi grazie alla doppietta di Kokorin. Fuori anche un’altra neerlandese, l’Ajax, finalista a Solna contro il Manchester United solo 3 mesi fa e sbattuto fuori dai norvegesi del Rosenborg, vincenti all’andata ad Amsterdam (0-1) e al ritorno a Trondheim (3-2). E’ andata decisamente meglio al Marsiglia di Rudi Garcia che, vincendo per 3-0 la gara con il Domzale, avanza alla fase successiva, assieme ad Athletic Bilbao (1-0 al Panathinaikos) ed Everton che, nonostante l’1-1 con l’Hajduk, accede ai gironi grazie alla vittoria per 2-0 nella sfida di andata a Goodison Park. Ok anche la Dinamo Kiev e il Partizan, mentre è andata male ai turchi del Fenerbahce, estromessi dalla competizione dai macedoni del Vardar Skopje (2-1). Una sorte toccata anche al Club Brugge, sconfitto 3-0 dai greci dell’Aek Atene dopo lo 0-0 dell’andata. Tutto facile per il Salisburgo (4-0 al Vitorul) mentre faticano più del previsto la Stella Rossa (che ribalta la sconfitta dell’andata superando 2-1 il Krasnodar) e Sporting Braga (3-2 contro l’Hafnarfjordur).