Brutta, bruttissima battuta d’arresto per la nazionale italiana allenata da Messina all’Eurobasket. La Germania prende la forma di una bestia nera sul parquet di Tel Aviv, alzando un muro di 61 punti invalicabile per l’Italia, fermatasi a 55 e, ora, costretta ad attendere l’incontro fra Georgia e Israele, sperando in un successo dei caucasici per evitare l’incubo dello spareggio. Nonostante un equilibrio pressoché totale nel primo quarto, gli azzurri cedono alla lunga, subendo i colpi (e i contraccolpi) dei tedeschi, costringendosi a un ottavo di finale (al netto di cosa farà la Georgia), con una fra Francia e Slovenia, attese dal match di Helsinki.
Difese ok
Un punteggio scarno, dovuto soprattutto a una primo tempo che pecca in fase realizzativa: entrambe le squadre faticano a mettere punti a referto, con un primo allungo azzurro di 8-3, rimontato velocemente 8-8. Incredibile la serie di errori al tiro per italiani e teutonici, con il punto di Datome su azione che interrompe cinque minuti di score gonfiato esclusivamente da tiri liberi (siamo sul 22-24 per la Germania). La prima frazione di gioco si chiude sul 29 pari, con tentativi da 3 più vani che utili per entrambe (4/20 a inizio ripresa per l’Italia).
Theis troppo forte, Italia k.o.
Con un’ottima fase difensiva che limita grandemente i danni sotto canestro, gli uomini di Messina vanificano buone trame offensive con una sorprendente imprecisione al tiro. Fortunatamente, anche i tedeschi peccano in attacco, dimostrandosi però puntuali nelle chiusure difensive. Il che non contribuisce a rendere accattivante un match giocato sottotono da entrambe le squadre. Voigtmann, con due triple ben piazzate, consente l’allungo ai teutonici, spingendo l’Italia sul – 5 a pochissimi giri di lancetta dal termine. Ci riprova Filloy a tenere su gli azzurri, che colleziona qualche buon tiro dall’arco (chiudendo a 15 punti complessivi). La verve finale, però, non basta a riscattare una prova troppo opaca per contenere le iniziative di Daniel Theis, capace di portare la sua squadra sul + 9 a 3’17” dalla fine, tagliando le possibilità di rimonta e costringendo l’Italia ad attendere gli altri.