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EURO 2016: PORTOGALLO CAMPIONE D’EUROPA, BLUES K.O. AI SUPPLEMENTARI

Cristiano Ronaldo s’infortuna ma l’eurogol di Eder trascina sul tetto d’Europa il Portogallo. A Parigi Francia 0-1 ai supplementari. La maledizione dei Ronaldo nelle finali allo Stade de France stavolta non funziona. Fuori, in lacrime, Cristiano Ronaldo al 24′ per un’entrata durissima di Payet, i portoghesi si sono compattati e hanno voluto vincere. Proprio, per una volta, senza il loro uomo-simbolo. Griezmann e i suoi ci hanno provato di più, tecnicamente superiori agli avversari.

Ma nel secondo tempo supplementare, è stato il potente Eder a regalare il primo trionfo in un grande torneo internazionale ai suoi. I 20.000 portoghesi dello Stade de France, che piangevano quando CR7 usciva, pensando di essere di nuovo di fronte a una delle loro innumerevoli sconfitte già scritte nel fato, continuano a piangere sugli spalti dello Stade de France, ma stavolta di gioia, come Ronaldo, che ha gridato in panchina tutto il tempo, correndo zoppo ad incitare i suoi. Da quello stadio dove si sentivano vittime sacrificali, non vorrebbero più uscire questa sera. La Francia, che in questi Europei ha avuto un percorso iniziale più che facile, vincendo poi con Irlanda e Islanda, ha dato il meglio contro la Germania, non dovendo inventare gioco.

“Non ci sono parole dopo una cosa come questa. La delusione è immensa, e avremo bisogno di tempo per superarla. Abbiamo vinto insieme, abbiamo sofferto insieme e ora abbiamo perso insieme”. E’ un Didier Deschamps visibilmente provato quello che commenta la sconfitta casalinga della sua Francia con il Portogallo nella finale di Euro 2016. “Sarebbe stato meraviglioso offrire questo trofeo alla gente di Francia, qui in casa – dice ancora Deschamps -, ma purtroppo non è successo. Eravamo stanchi, ma non vuole essere una scusa. A decidere questa partita sono stati dei dettagli: noi abbiamo avuto occasioni, come quella di Gignac, e non le abbiamo concretizzate, loro invece lo hanno fatto. E’ una grandissima delusione per noi, ma ora non buttiamo via tutto”.

Cerimonia di chiusura degli Europei sullo stesso stile di quella di 30 giorni fa, la sera dell’apertura, grande coppa al centro del campo, brevi coreografie, la musica sparata a mille del numero 1 dei dj, David Guetta. Nello stadio, ambiente caldissimo come la temperatura, con Parigi al terzo giorno di estate. Stade de France stracolmo, circa 20.000 i portoghesi nello spicchio loro riservato fra tribuna e curva, il resto per i padroni di casa.

A parte le lentezze dei controlli, tutto è filato liscio quanto all’accesso allo stadio, in genere è stata seguita la raccomandazione di arrivare a Saint-Denis in largo anticipo per evitare resse alla fine. In tribuna d’onore, il presidente Francois Hollande e diversi ministri del governo, anche se non c’è stato posto per tutti e non pochi sono stati i malumori.

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