Massimo risultato col minimo sforzo. La Roma ha imparato una nuova ricetta vincente: meno gol fatti ma una difesa difficilmente penetrabile, rivoluzionata dalla nuova invenzione spallettiana del “tre e mezzo”. Contro il Cagliari, la Roma si conferma vincente tra le mura amiche dell’Olimpico, risolvendo la pratica con il terzo 1 a 0 consecutivo in campionato: dopo Genoa e Udinese, infatti, i giallorossi superano i sardi col punteggio più esiguo, dimostrando ancora una volta una solidità di retroguardia finora mai così evidente. A decidere il match, un gol da bomber d’area realizzato da Edin Dzeko, al suo 14esimo centro in campionato. Grazie alla rete del bosniaco, la Roma risponde al secco 2 a 0 rifilato dalla Juventus alla Lazio nella partita delle 12 e resta in scia dei bianconeri, a -1 dalla vetta (anche se i bianconeri devono ancora recuperare l’incontro con il Crotone).
Scontata la squalifica, nella difesa giallorossa torna Antonio Rudiger, schierato a destra nella linea a 3, completata da Manolas e Fazio. Sulla fascia sinistra, rispetto al match di Coppa Italia, è tornato Emerson Palmieri, così come Perotti al posto di El Shaarawy, mentre Strootman riprende il suo posto a centrocampo nell’inedita posizione di mezzala destra. Il Cagliari risponde affidandosi al prolifico ex, Marco Borriello, sempre prodigo di reti contro i giallorossi. Gli isolani, ben organizzati, rendono la vita difficile alla Roma che, nella prima frazione di gioco, impatta spesso sull’affollata retroguardia rossoblu, collezionando comunque due ottime palle gol: prima Perotti non sfrutta un pallone vagante in area di rigore, svirgolando all’altezza del dischetto; poi è lo stesso Dzeko, meravigliosamente servito da De Rossi con un perfetto lancio al centro dell’area, a calciare debolmente su Rafael.
Nella ripresa è il Cagliari a partire meglio: prima un’uscita avventata di Szczesny, poi una conclusione respinta di Farias mettono apprensione ai giallorossi i quali, tuttavia, capitalizzano alla prima occasione utile, grazie al centravanti bosniaco che, sfruttando al meglio un cross di Rudiger, anticipa Murru e realizza di piatto l’1 a 0, con un movimento deciso, da vero numero 9: “Visto che non sono molle?”, dirà a margine della partita. Dopo il vantaggio, la Roma controlla il resto del match, sfiorando di nuovo la rete con un gran destro al volo di Nainggolan e poi con Bruno Peres, che divora da due passi una respinta corta di Rafael. Nel finale c’è tempo anche per l’espulsione diretta di Joao Pedro, autore di un’entrata decisamente fuori tempo su Strootman. L’Olimpico festeggia, la Roma è di nuovo al secondo posto solitario, a più 3 sul Napoli e a meno 1 dalla Juventus.
Bianconeri che, nel match dell’ora di pranzo, hanno superato senza troppa fatica la Lazio di Simone Inzaghi, grazie alle reti di Dybala e Higuain. Il tecnico Allegri, per la prima volta, schiera assieme i due attaccanti assieme a Mario Mandzukic, in un inedito 4-2-3-1. Nel pomeriggio, al Barbera di Palermo è arrivata la sesta vittoria consecutiva per l’Inter di Stefano Pioli, che supera i rosanero con un gol di Joao Mario, al termine di un incontro tutt’altro che facile. Vince ancora il Sassuolo di Eusebio Di Francesco, che risolve in scioltezza la pratica Pescara, con un secco 1 a 3 all’Adriatico, praticamente spacciando i biancazzurri, visto anche il pesantissimo gol di Levan Mchedlidze, grazie al quale l’Empoli supera l’Udinese al Castellani, scavando un solco di 11 punti con le terz’ultime in classifica, Palermo e Crotone, ferme a 10 punti. I calabresi hanno pareggiato per 2 a 2 sul campo del Genoa, strappando un punto utile, per ora, solo per le statistiche. Nel match delle 18, l’Atalanta ha superato 1 a 0 la Sampdoria, grazie a un rigore di Gomez.