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Dovizioso cade, Marquez 3°: è campione del mondo

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Ha centrato il bis Marc Marquez, nonostante tutto. Lo spagnolo, conquistando il terzo posto nel Gp di Valencia (vinto da Pedrosa davanti a Zarco), si conferma campione del mondo aggiudicandosi il 4° titolo nella categoria regina, il sesto della carriera ad appena 24 anni. Un successo ottenuto col brivido, con il “lungo” effettuato durante il sorpasso tentato a Zarco che ha rischiato di costargli una caduta compromettente; a cadere, invece, è stato Andrea Dovizioso, partito nono e autore di una gara a tutto gas, conclusa con la scivolata che è costata la chiusura dei giochi per Gp e mondiale. Per il forlivese però, autore di una stagione al di là di ogni previsione, sono solo applausi: “È stato un anno esagerato – ha detto a margine della corsa -, oggi ero al limite e devo fare i complimenti a Marquez per il titolo, ha fatto ancora la differenza”.

Ducati-Dovi da battaglia

Lo spagnolo della Honda, partito in sordina a inizio anno ma capace di mettere a segno una rimonta pazzesca, aveva detto alla vigilia che avrebbe rischiato poco, cercando di non incorrere in errori in quello che era il match point decisivo per aggiudicarsi il titolo iridato. A costringerlo a giocarsi il mondiale all'ultimo Gp è stato un Andrea Dovizioso al top dei propri mezzi: lui e la Ducati, infatti, la stagione se la sono giocata fino in fondo, infilando addirittura sei successi e accumulando rimpianti unicamente per il passaggio a vuoto del Gran premio d'Australia, arrivato proprio nel momento topico della corsa mondiale. A ogni modo, aver impegnato la Honda fino all'ultima gara non è certo impresa da poco per il team di Borgo Panigale, capace di mettere a punto una Desmosedici affidabile e velocissima per tutta la stagione.

La gara

In un Gp che alla vigilia prometteva poche sorprese, le emozioni non sono certo mancate. La partenza, in un certo senso, pareva confermare i sentori del pronostico: scatto poderoso delle Honda, con Pedrosa che scatta veloce al fianco di Marquez e si piazza a far da scudo dietro al compagno, con le Ducati di Lorenzo e Dovizioso rispettivamente quarta e quinta. Un piano perfetto del team giapponese che, però, non ha fatto i conti con Zarco: al 5° giro, infatti, il francese passa Pedrosa e, dopo qualche tornata, si libera anche di Marc andando a prendersi la leadership della corsa. Alle loro spalle, dopo la caduta dell'Aprilia di Aleix Espargaro, la coppia di Desmosedici prosegue la progressione non riuscendo però a dare la sensazione di poter andare all'attacco. Dal muretto ci provano, dicono a Lorenzo di far passare Dovizioso ma il forlivese in scia al maiorchino non ci arriva mai. Davanti Marquez si prende il rischio di giornata, tentando di riportarsi in prima posizione ai danni di Zarco ma il risultato è da brividi: lo spagnolo stacca ma esagera e va lungo, rischiando seriamente la caduta, evitata con un prodigioso colpo di reni. Nel frattempo, però, Zarco e Pedrosa se ne sono andati e l'iridato, saggiamente, non prende rischi ulteriori. Anche perché, tempo un paio di giri e le due Ducati cadono in serie: prima Lorenzo, poi Dovizioso e giochi chiusi. Al campione del mondo il terzo posto sta da favola, mentre il suo compagno si prende la vittoria su Zarco. E, mentre Marc festeggia, inizierà il periodo di interrogazione interna per la Yamaha: Rossi chiude al 5° posto l'ultimo Gp, Vinales naufraga al 12esimo. Di argomenti da discutere ce ne saranno.

Mattia Damiani: