La Juve di Allegri è l'unica a rimanere nella scia del Napoli. Al termine della 19ma giornata di Serie A, l'ultima del 2017, i bianconeri mettono ko il Verona non senza difficoltà, ma Matuidi prima e il ritorno al gol di Dybala (doppietta) dopo, regalano i tre punti al club torinese. Termina invece a reti bianche il match tra Inter e Lazio. Una boccata di ossigeno per i nerazzurri, reduci da tre sconfitte consecutive e bisognosi di riprendere il cammino, ma la partita mette ancora una volta in evidenza le difficoltà degli uomini di Spalletti, con la Lazio che può recriminare per alcune occasioni sprecate.
Verona vs Juve
A Verona la Juve rischia di frenare la corsa scudetto dopo un primo tempo chiuso in vantaggio, grazie alla rete segnata da Matuidi dopo sei minuti. Una rete che nasce da un errore in disimpegno a centrocampo di Buchel: Dybala per Khedira che innesca Higuain, palo pieno del Pipita ma sulla respinta arriva Matuidi che insacca la palla in rete, segnando così la seconda rete stagionale dopo quella di Bologna. Sbloccato il match, la Juve inizia una tattica basata sul possesso palla e improvvise verticalizzazioni. In una di queste Higuain tira col destro ma Nicolas è presente. Il Pipita ci prova poi anche su punizione ma non concretizza; l'Hellas resta in partita e prova a regalarsi fiducia con alcune folate sulla destra di Romulo. Lichtsteiner, nella ripresa, soffre la verve di Verde: dopo un paio di cross interessanti, discreto il tiro a giro dell'esterno di Pecchia, fuori non di molto. Clamorosa occasione per la Juve poco prima dell'intervallo: servito da Alex Sandro e favorito dallo scivolone di Heurtaux, Higuain avrebbe un'occasione comoda comoda ma la spreca malamente calciando centrale e favorendo la respinta di Nicolas. Allegri inserisce Bernardeschi per Bentancur. Dopo l'uno-due con Higuain e Bernardeschi, Nicolas si fa trovare attento. Al 57' ecco il pari dell'Hellas: Matuidi sbaglia l'appoggio per Khedira, ne approfitta Caceres che interrompe la lunga imbattibilità di Szczesny con un tiro che s'infila all'angolo. Il Bentegodi esplode, Mandzukic e Chiellini provano allora ad accorciare le distanze, ma le palle finiscono tutte e due fuori. Nel finale arriva la dopietta di Dybala: Khedira nel corridoio per Lichtsteiner, che crossa prima di scontrarsi con Caceres, arriva la Joya che in spaccata firma il nuovo vantaggio bianconero al 72'. Dopo cinque minuti segna anche la doppietta. Dybala fa tutto da solo e si infila nella difesa dei padroni di casa e firma l'1-3 che conclude il match.
Inter vs Lazio
L'Inter sembra abbia dimenticato come si vince. Nonostante le decine di migliaia di tifosi che riempiono San Siro, i ragazzi di Spalletti non vanno oltre lo 0-0 con la Lazio, chiudendo il girone di andata a -7 dal Napoli capolista. Unica nota positiva per i nerazzurri, l'interruzione delle sconfitte di fila (tre fra campionato e Coppa Italia). La Lazio si arrabbia con se stessa: per lunghi tratti domina il match: Milinkovic, Immobile e soprattutto Felipe Anderson nella ripresa falliscono diverse occasioni. Inutili le proteste per un rigore prima assegnato da Rocchi e poi tolto grazie al Var per un tocco di mani in area di Skriniar. I biancocelesti chiudono il 2017 al quinto posto, a soli due punti dalla Roma. Nel primo tempo è l'Inter che prova a fare la partita, anche se è difficile trovare spazi nello schieramento come sempre molto compatto della Lazio. La squadra di Inzaghi si chiude molto bene, spesso con dieci giocatori nella sua metà campo con il solo Immobile punto di riferimento in avanti. E' proprio della Lazio la prima azione degna di nota, con una poderosa fuga di Milinkovic sulla trequarti e servizio a sinistra per Luis Alberto sul cui cross basso per Immobile è puntuale Handanovic in uscita. Poco dopo è Immobile a provare l'assolo, complice una palla persa dell'Inter a centrocampo, ma l'attaccante biancoceleste una volta in area perde il tempo e l'azione sfuma dopo un tentativo di Lucas Leiva murato da Skriniar. Con il passare dei minuti la squadra di Inzaghi prende sempre più confidenza e si rende pericolosa ancora con un bolide dai 20 metri di Milinkovic respinto da Handanovic e poi con un colpo di testa di Bastos di poco alto, su cross di Parolo. La reazione dell'Inter alla mezzora con un destro al volo da centro area di Perisic, su cross di Borja Valero dalla sinistra, su cui è fenomenale l'intervento di Strakosha. Nel finale di tempo la squadra di Spalletti prova a spingere con maggior determinazione, ma si rende pericolosa solo con due conclusioni dalla distanza senza esito di Vecino. L'ultimo brivido arriva, invece, nell'area nerazzurra con Borja Valero che per poco non beffa Handanovic deviando di testa contro la traversa un calcio d'angolo. Nel secondo tempo si gioca a ritmi decisamente più alti, per entrambe è infatti fondamentale vincere. La prima a rendersi pericolosa è l'Inter con un destro dal limite di Borja Valero deviato in angolo ancora dall'ottimo Strakosha. Al quarto d'ora episodio dubbio nell'area di rigore nerazzurra: Rocchi prima fischia un rigore a favore della Lazio per un tocco di mani di Skriniar su un cross di Immobile in area, poi dopo aver consultato il Var torna sui suoi passi facendo infuriare giocatori e panchina biancoceleste. Inzaghi prova a rompere la partita, inserendo Lukaku e Felipe Anderson al posto di Lulic e Luis Alberto con l'intento di dare maggior spinta in fase offensiva. E' proprio il brasiliano alla mezzora a sfiorare il vantaggio con un potente diagonale deviato in angolo da Handanovic. Spalletti prova a rispondere inserendo Joao Mario al posto di Candreva, ma ormai la sua squadra non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. La Lazio insiste, ci prova Parolo, ma ancora il solito Handanovic ci mette una pezza. Poi è Felipe Anderson a divorarsi letteralmente il vantaggio ciccando a lato da centro area un assist perfetto di Immobile. Inzaghi si gioca anche la carta Nani al posto di Milinkovic, mentre Spalletti manda in campo Dalbert al posto di un acciaccato Cancelo, spostando Santon a destra, e Brozovic per Borja Valero. Nel finale l'Inter con orgoglio prova a riaffacciarsi dalle parti di Strakosha con Perisic e Icardi, ma la difesa biancoceleste sventa anche se con qualche affanno di troppo. Al triplice fischio il risultato è fermo sullo 0-0.