Fiorentina e Juventus approdano ai quarti di finale di Coppa Italia dopo aver battuto, rispettivamente il Chievo Verona grazie ad un rigore di Bernardeschi, e l’Atalanta con le reti di Dybala, Mandzukic e Pjanic. I bianconeri, nel prossimo turno, affronteranno la vincente della sfida tra Milan e Torino, in programma giovedì 12 gennaio a San Siro
Allo Stadium di Torino il match con l’Atalanta sembra essere già segnato nel primo tempo grazie alle reti di Dybala (22′) e Mandzukic (34′). Nella ripresa i lombardi si fanno più intraprendenti e al 27′ Konko fa gonfiare la rete, ma il tentativo di rimonta sembra vanificato quando l’arbitro punisce con un rigore un fallo su Lichtsteiner; rigore che Pjanic trasforma in gol al 30′. L’Atalanta ci crede e accorcia le distanze al 36′ con il giovanissimo Latte Lath (classe 1999 ndr). Le speranze della formazione lombarda si infrangono nelle conclusioni di Petagna e Freuler dal limite.
Nel pomeriggio, la Fiorentina si è qualificata per i quarti di finale grazie al successo per 1-0 (rigore di Bernardeschi al 91′) sul Chievo. Buon inizio dei padroni di casa con Zarate, gli ospiti replicano con Inglese e Floro Flores. Alla fine del primo tempo il Chievo rimane in 10 per l’espulsione (doppia ammonizione) di Radovanovic. Subito dopo Bernardeschi coglie la traversa. Al 71′ torna la parità numerica: nella Fiorentina viene espulso Zarate per un duro intervento su Bastien. Occasione Chievo al 75′ con Castro che colpisce di testa indisturbato in piena area ma non riesce a imprimere sufficiente forza al pallone. E quando i supplementari sembrano inevitabili arriva il rigore che decide la gara, concesso dall’arbitro Celi per fallo di Gobbi su Bernardeschi.
Nel finale Sousa fa entrare Ilicic, Cristoforo e Borja Valero, Maran si affida invece a Birsa. Sorrentino neutralizza una punizione velenosa di Ilicic, poi nel recupero son scintille. Gobbi ostacola Bernardeschi, che cade in area. Per Celi è rigore, ma l’intervento sul fantasista viola è dubbio e Maran va su tutte le furie. Dal dischetto Bernardeschi non sbaglia e fa esplodere il Franchi. Poi c’è solo il tempo per il triplice fischio e per i rimpianti e le proteste del Chievo.