Fedeli alla regola aurea dello “Show must go on” Lazio e Atalanta, nonostante le tensioni avvenute a Ponte Milvio prima della finale, hanno regalato emozioni ai loro tifosi e agli appasionati di calcio. Ha vinto la squadra allenata da Simone Inzaghi. Per la squadra biancoceleste questa è stata la settima vittoria in questa competizione, dopo quelle del 1958, 1998, 2000, 2004, 2009 e 2013. La sfida è stata indirizzata sul finale da una giocata individuale, di un grande campione come Sergej Milinkovic-Savic, che sugli sviluppi di un calcio d'angolo, trova con un perfetto tempismo il colpo di testa sul quale il portiere avversario non può nulla. Gli ospiti si buttano in avanti alla disperata ricerca del pareggio che porti la partita ai supplementari, invece, i biancocelesti colpiscono in contropiede con l'argentino Correa. E' dunque apoteosi Lazio che nel suo stadio festeggia il trofeo che vale una stagione.
La cronaca dell'incontro
Le prime emozioni si registrano al quarto d'ora: il centrale biancoceleste Francesco Acerbi colpisce di testa, ma la sfera finisce sopra la traversa. Qualche minuto più tardi ancora Lazio: Lucas Leiva sfiora il vantaggio. L'Atalanta si fa pericolosa con De Roon che con un tiro dalla media distanza colpisce il palo. Nell'ultima parte della prima frazione l'arbitro Banti mostra i primi cartellini, giallo a Bastos, Masiello, Lulic e Zapata, segnale chiaro per cenrcare di far mantenere la calma ai giocatori in campo. Durante l'intervallo il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati commenta gli scontri di qualche ora prima. “Molti auguri di guarigione per i vigili urbani che sono rimasti feriti. Mi auguro che episodi di questo genere non debbano più ricorrere perché queste sono manifestazioni in cui ci deve essere una grande festa, non ragioni di scontro, ma di incontro, come logico sia in tutte le partite di calcio”. Nella ripresa il primo sussulto è dei bergamaschi che con Hateboer provano ad impensierire il portiere avversario. Al 77' Gomez fallisce un chiara occasione da gol, colpendo il palo di sinistra. Gol mangiato, gol subito recita il vecchio adagio, e così dopo pochi minuti la partita viene sbloccata da Milinkovic-Savic con uno dei suoi proverbiali colpi di testa. L'Atalanta non ci sta, ma poco dopo è costretta a subire in ripartenza il raddoppio di Correa che mette la parola fine sulla pratica.