I poliziotti della Squadra mobile e del Servizio Centrale operativo della Polizia di stato stanno eseguendo una serie di arresti per doping a Lucca nei confronti dei dirigenti di una delle maggiori squadre di dilettanti del ciclismo. Tra gli arrestati, oltre al proprietario del team e all'ex direttore sportivo, anche un farmacista che secondo le accuse avrebbe rifornito gli atleti di farmaci vietati dalla normativa sul doping, in assenza di prescrizione medica.
L'indagine
Secondo quanto si apprende, le indagini hanno preso il via in seguito alla morte di Linas Rumsas, 21enne promessa del ciclismo, deceduto improvvisamente lo scorso 2 maggio. Rumsas era il figlio di Raimondas, ex ciclista lituano conosciuto a livello internazionale. In base alle prime informazioni che sono trapelate, sarebbe stato lo stesso presidente del team a incoraggiare i ciclisti ad assumere sostanze proibite tra le quali epo in microdosi, ormoni per la crescita e antidolorifici a base di oppiacei. Gli agenti della squadra mobile e dello Sco hanno eseguito diverse numerose perquisizioni in diverse province della Toscana che hanno coinvolto, tra gli altri, anche lo studio legale di un avvocato di Lucca.