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Ciclismo, Contador schiaccia il freno: “Mi ritiro dopo la Vuelta”

Alberto Contador dice basta. La ventura Vuelta de Espana sarà l’ultima corsa per il ciclista spagnolo che, attraverso un videomessaggio apparso sul suo profilo Instagram, ha annunciato la sua intenzione di mettere da parte la sua bici e porre fine a una carriera professionistica ricca di soddisfazioni, di qualche caduta e di pronte risalite. Una decisione parzialmente inattesa quella del pluricampione madrileno, dal quale ci si aspettava almeno il traguardo del 2018. La ricca bacheca del 34enne del team Trek-Segafredo, invece, chiuderà con un anno d’anticipo sulla tabella di marcia, accantonando l’idea di regalare al pubblico italiano un’ultima puntata al Giro, come un po’ tutti credevano: una scelta dettata probabilmente dalla consapevolezza propria del campione che, prima di tutti, ha capito il momento di mettere la mano sul freno.

Bacheca-super

Con Contador, tre volte vincitore nella corsa rossa sul terreno patrio, si chiude certamente una pagina importante del ciclismo contemporaneo: pressoché infallibile nella Vuelta (tre successi su quattro edizioni disputate), “cecchino” anche nel Giro d’Italia (tre su tre, con revoca del secondo successo, quello del 2011) e sempre protagonista anche al Tour de France, dove ha trionfato nel 2007, nel 2009 e nel 2010 (con titolo revocato). Alle spalle, per lui, anche il difficile periodo della squalifica per doping, arrivata nel febbraio 2012 con effetto retroattivo (ovvero con decorrenza dall’agosto 2010), costata allo spagnolo la vittoria nella competizione Rosa del 2011 (con la maglia posta sulle spalle del secondo classificato Michele Scarponi) e nella corsa francese del 2010 (la terza consecutiva per lui). Un periodo di buio, durante il quale “el Pistolero” prese in considerazione addirittura il ritiro. Invece, quella stessa oscurità è stata prontamente gettata alle spalle con un rientro alla grande, condito da un buon quarto posto al Tour del 2013 e, soprattutto, dalla straordinaria imposizione nel Giro del 2015, ottenuto davanti a un arrembante Fabio Aru.

Contador, saluto in casa

Ciclista assolutamente completo, dotato di ogni caratteristica utile a coloro che praticano questo sport, Contador ha affidato ai social le sue parole, mostrandosi in primo piano, visibilmente commosso, per annunciare il suo addio dopo la Vuelta, la quinta della sua straordinaria carriera: ne ha vinte tre di fila (2008, 2012 e 2014), lo scorso anno arrivò ai piedi del podio. Stavolta, dopo un Tour de France non proprio esaltante (nonché probabile motivo della sua decisione), l’obiettivo è salutare il pubblico della sua terra con una buona prestazione, nonostante i rivali siano tanti e agguerriti (su tutti il fresco vincitore in Francia, Froome, assieme ai due italiani Nibali e Aru). Nessun problema: l’uscita di scena del “Pistolero” contribuisce a rendere questa Vuelta un appuntamento davvero da non perdere.

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