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CHAMPIONS, UN RISULTATO FALSATO BLOCCA LA ROMA AGLI OTTAVI

La Roma di Spalletti in Champions è tutta un’altra squadra: da dimenticare il muro difensivo eretto contro il Barcellona lo scorso settembre. Il falso 0-2 finale ha dimostrato come i giallorossi di Luciano Spalletti giochino a testa alta contro un’altra grande d’Europa, ovvero il Real Madrid di Zidane, all’esordio europeo da allenatore davanti a un Olimpico quasi pieno (56.000 spettatori), che alla fine applaude i giallorossi.

La Roma parte bene, schierando un solido 4-1-4-1 di partenza con Vainqueur davanti alla difesa, concedendo senza problemi la palla a un Real in avvio decisamente troppo lento e impreciso per essere pericoloso. Altra storia per la formazione capitolina: negli spazi si lanciano come schegge, sfruttando la velocità di Salah ed El Shaarawy per formare un 4-3-3 quando il pressing dei centrocampisti dà buoni frutti. Florenzi, in veste da capitano, marca alla grande Cristiano Ronaldo.

Con Perotti preferito a Dzeko in posizione di “falso nove”, al 17′ si fa vivo con un tiro fuori area El Shaarawy, servito proprio dall’argentino. Al 30′ però il Real alza i ritmi e la Roma inizia a soffrire. Manolas è attento, ma al 33′ un tiro al volo di Marcelo, servito da Ronaldo, sfiora il palo sinistro di Szczesny. Quando la partita si quieta sono di nuovo i giallorossi a rialzare la testa, con un contropiede del faraone, lanciato da Vainqueur, che solo una prodigiosa chiusura di Varane stoppa.

Possesso palla a favore del Real (63% a 37%), con i giallorossi costretti a correre di più (tre chilometri circa), tant’è che fra i primi 5 “podisti” ce ne sono quattro della Roma (Perotti, Pjanic, El Shaarawy e Vainqueur quinto) contro uno dei blancos (Kroos). La ripresa si apre sulla falsariga della prima frazione, anche se le squadre si allungano. Arriva il primo tiro nello specchio della porta di Carvajal (10′) e la lunga galoppata di El Shaarawy, fermata da un’ uscita di Keylor Navas (11′), che lascia il sospetto del rigore.

Un lancio di Marcelo trova Cristiano Ronaldo sul filo del fuorigioco: il portoghese controlla, rientra sul destro e tira trovando una lieve deviazione di Florenzi che contribuisce a mettere la palla in rete. Dentro Kovacic per Isco e di Dzeko per El Shaarawy. La Roma passa a un più deciso 4-3-3, che porta, al 21′, alla conclusione di Salah, primo tiro. La Roma si scuote e solo un gran salvataggio in spaccata di Varane su cross dell’egiziano evita il pareggio di Dzeko, sfiorato anche da Vainqueur al 27′.

La Roma non molla, e al 34′ è Dzeko a concludere fuori. Ma non basta: un intervento di Carvajal su Florenzi fa gridare l’Olimpico al rigore. Entra De Rossi e il terzino sale in mediana, con lo spostamento di Rudiger sulla fascia. Il Real in una ripartenza condotta magistralmente da Jesè chiude la partita raddoppiando con una gran tiro angolato. L’arbitro fischia per tre volte.

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