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Champions, Messi è stellare: il Barcellona ne fa 3, Juve spazzata via

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Era finita con una batosta da incubo la Champions League della Juventus. E, come nel peggiore degli scherzi del destino, anche la nuova avventura europea dei campioni d’Italia e finalisti della scorsa edizione si apre con una mazzata che potrebbe pesare molto: al Camp Nou, il Barcellona di Valverde asfalta i bianconeri con un 3-0 che non ammette repliche, trascinato da un Lionel Messi formato superstar e da una rete di Rakitic. Dura solo un tempo, invece, la Juventus, fermata da un ottimo intervento di Ter Stegen prima di capitolare sotto i colpi del fuoriclasse argentino, autore di una doppietta da urlo e dell’ennesima prestazione stellare.

Messi re, Juve k.o.

La formazione di Massimiliano Allegri mette in difficoltà i blaugrana per i primi 45′, applicando un buon pressing senza correre particolare rischi dal tiki-taka spagnolo, con un solo vero pericolo prima del gol della Pulce, portato da un retropassaggio errato di De Sciglio che libera Dembelé, fermato provvidenzialmente da Alex Sandro (poi sostituito da Sturaro per infortunio). In mezzo, una buona occasione a testa per Dybala (tiro centrale su suggerimento di Douglas Costa) e Pjanic (conclusione respinta da Ter Stegen). Il problema è che a Messi, fin lì a passo lento, basta un attimo per indovinare l’angolo giusto, infilando Buffon con un sinistro chirurgico dal limite dell’area allo scadere del primo tempo. Nella ripresa la Juventus non perviene, cadendo ancora sotto i colpi di Rakitic (tap-in vincente dopo salvataggio sulla linea di Sturaro) e dello stesso Messi, fantastico nel liberarsi di due avversari e nel concludere con un sinistro magico a incrociare per la doppietta. Il cammino europeo dei bianconeri inizia in salita.

Le altre: ok Conte, Mourinho e Ancelotti

A proposito di Juventus, chi sorride davvero sono Antonio Conte e il suo Chelsea, proiettatosi in vetta al gruppo C, quello della Roma, grazie a una larga vittoria sul debuttante Qarabag, affondato con 6 reti. A Stamford è Pedro ad aprire le danze con un gran destro a giro da fuori, seguito da una rete sensazionale dell’esordiente Zappacosta (cavalcata, serpentina e bolide di destro). Da lì è un dominio totale: segnano in serie Azpilicueta, Batshuaiy (doppietta) e Bakayoko. Successo importante, nel gruppo A, anche per lo United di Mourinho, vincente 3-0 con il Basilea (mai sconfitto finora a Old Trafford): decidono le reti di Fellaini, Lukaku e Rashford; nello stesso girone arriva il colpo esterno del Cska Mosca a Lisbona, con un 2-1 rifilato in rimonta ai padroni di casa del Benfica, avanti con Seferovic ma ripresi e superati da Vitinho (rigore) e Zhalmatedinov. Successi facili anche per Bayern e Psg, in vetta al gruppo C: i tedeschi di Ancelotti superano in scioltezza l’Anderlecht con i gol di Lewandowski, Thiago Alcantara e Kimmich, mentre i francesi si liberano del Celtic, in Scozia, grazie a Neymar, Cavani (doppietta), Mbappé e a un’autorete di Lustig. Nel girone D (quello della Juventus), al Barça si affianca in testa lo Sporting Lisbona, vincente 3-2 al Pireo contro l’Olympiakos: i portoghesi, avanti 3-0 (Doumbia, Gelson Martins e Bruno Fernandes), rischiano seriamente la rimonta (doppietta di Pardo) ma, alla fine, portano a casa 3 punti importantissimi.

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