In altri tempi e altre ere calcistiche sarebbe stata forse la sfida più bella. Anzi, fu la più bella. Nel 1996 per l'esattezza, quando le maglie erano più larghe, le livree più fantasiose e di vere e proprie corazzate non ce n'erano. Ajax e Juventus si affrontarono in finale di Champions nel catino dell'Olimpico, coi lancieri campioni in carica a spese del Milan e ancora lo squadrone-fucina della nazionale olandese. Anche la Juve era forte, con almeno un fuoriclasse in ogni reparto, in qualche caso anche due. Forse per questo decise la sorte, scegliendo i calci di rigore per decretare chi fra i due avrebbe vinto. Furono i bianconeri, che sollevarono il trofeo per l'ultima volta. Finora almeno. Perché magari un fuoriclasse per ruolo non c'è più ma la Juve ha “il” fuoriclasse. E il cammino di Cristiano Ronaldo verso la sua sesta personale Champions passa dall'Ajax, mattatore del suo (ex) Real. Così ha deciso l'urna di Nyon.
Sfida storica
Sarà dunque Ajax-Juventus ai quarti. Un sorteggio che i più direbbero fortunato ma la verità è che affrontare determinate squadre a determinati livelli non è mai una passeggiata, specie se reduci da un poker rifilato al Real Madrid a casa sua e con un organico gonfio di talenti come lo era quello del '96: da De Ligt a Neres, da Dolberg a Frenkie De Jong, passando per Ziyech, Tadic e Tagliafico. Tutti osservati speciali, tutti ansiosi di far vedere che l'exploit del Bernabeu non è stato solo un fuoco di paglia. Certo, l'Ajax forse fa meno paura del City di Guardiola (che, per inciso, pesca il Tottenham di Pochettino per un derby tutto inglese) ma, di sicuro, per una squadra che non arriva ai quarti di Champions da 15 anni da perdere c'è ben poco, e giocare all'Amsterdam Arena sarà tutt'altro che facile. Accoppiata galattica anche quella fra Barcellona e Manchester United, coi blaugrana obbligati a cancellare il nefasto ricordo del 3-0 contro la Roma e i Red Devils con l'obiettivo chiaro di confermare quanto fatto vedere contro il Psg. Sorteggio più soft per il Liverpool che affronterà il Porto giustiziere proprio dei giallorossi.
L'Europa League
Se il Napoli visto ieri sera sarà lo stesso che affronterà i quarti di Europa League ci sarà da aver paura. L'urna di Nyon tira fuori l'avversario forse peggiore per i partenopei, visto che sul cammino per Baku pone nientemeno che l'Arsenal di Emery e tutto il suo parterre di stelle. Nulla che Ancelotti non abbia già visto ma trovarsi di fronte bocche da fuoco come Aubameyang e Lacazette toglierebbe il sonno a chiunque. Una sfida difficile ma che il Napoli ha tutte le carte in regola per poter vincere, a patto di ritrovare se stesso. Più fortunato l'ex tecnico Maurizio Sarri che, con il suo Chelsea, pesca la più debole, lo Slavia Praga. Derby spagnolo fra Villareal e Valencia, mentre il giustiziere dell'Inter, l'Eintracht, se la vedrà con il Benfica.