Emergono nuovi particolari dall’interrogatorio di Hristian Ilievski sul Calcioscommesse. Il capo degli “zingari”, costituitosi due settimane fa, avrebbe nuovamente puntato il dito contro Stefano Mauri. Secondo le ultime dichiarazioni il capitano della Lazio lo avrebbe invitato a puntare sull’1-1 alla fine del primo tempo di Lazio-Genoa, disputata il 14 maggio 2012 e finita nel dossier sulle partite pilotate.
“Dissi a Mauri – avrebbe detto ai giudici – sono la persona che ti può dare i soldi per combinare la partita. Mi disse: ti faccio io un regalo, la partita è già fatta, gioca 1-1 nel primo tempo. Mi chiamò alle due di notte Gervasoni e il giorno dopo già volavo verso Roma. Andai in un albergo e venni raggiunto da Zamperini a bordo di un BMW X3. L’ho conosciuto in quel momento. Mi ha detto che poteva farmi combinare la partita Lazio-Genoa e che potevamo andare a Formello, nel ritiro della Lazio. Siamo entrati dentro, all’interno del parcheggio e abbiamo aspettato che arrivasse Mauri. Ero sorpreso del fatto che mi aveva portato nel ritiro della Lazio, cioé in un luogo così importante – ha continuato Ilievksi – E’ arrivato Mauri e ci siamo presentati. Zamperini gli ha riferito che ero la persona che poteva dargli i soldi per combinare la partita. Mauri gli rispose che andava bene così, che la partita era già stata combinata. Io gli riferivo che ero disposto a dargli 350.000 euro per un Over e la vittoria della Lazio. Mauri mi rispose che ci dava il regalo dell’1-1 a fine primo tempo come risultato sicuro”.
I verbali dell’interrogatorio, pubblicati dal Corriere dello Sport e da Repubblica, parlano anche dell’incontro con Milanetto. “Mi disse inoltre di essere amico di Zamperini e per tale ragione era disposto ad aiutarci – ha spiegato – . Chiesi a Mauri come potevo essergli riconoscente e mi rispose di mettermi a posto con Zamperini. Davanti a me Mauri chiamò Milanetto dicendogli che due persone lo avrebbero raggiunto per incontrare i giocatori del Genoa. Andammo all’albergo di Milanetto, lui uscì, parlammo e disse che l’ipotesi Over con la vittoria della Lazio non poteva essere garantita perché il Genoa quel giorno avrebbe giocato non con la sua squadra classica, ma con molti stranieri ai quali non era facile chiedere qualcosa di simile. Prima di rientrare in albergo io e Zamperini siamo andati in un’agenzia di scommesse che Zamperini conosceva. Alla fine ho guadagnato 150-200 mila euro e ho dato a Zamperini circa 50.000 euro come ‘saluto’ per Mauri e 20.000 per lui. Ovviamente non posso verificare che Mauri abbia avuto il suo. I soldi li ho consegnati in centro a Milano a Zamperini. A Milano ho incontrato anche Gervasoni, a cena con Gegic in un ristorante giapponese di lusso che appartiene a Seedorf. In quel momento ricordo che erano presenti anche Galliani e Cafu seduti ad un altro tavolo”.
Il pentito avrebbe ammesso di aver fatto una foto con il capitano biancoceleste: “Esattamente nel parcheggio, con il mio cellulare Zamperini ha fatto una foto a me e a Mauri, una delle tipiche foto con i volti vicini, come in segno di ricordo di un incontro. L’ho fatta fare perché è un calciatore assai famoso. In questi anni ho cambiato tanti cellulari, ma non escludo di poterla trovare”. Il “Capo degli zingari” avrebbe anche parlato di Chievo-Novara di Coppa Italia del 2010, e di molti di altri match come Novara-Siena e Bari-Livorno di Coppa Italia dell’1 dicembre 2010, finita 4-1.