All'Italia non basta il coraggio per arginare lo strapotere fisico e tecnico della nazionale inglese: le Rose espugnano l'Olimpico imponendosi 15-46, approfittando del calo della difesa italiana nel finale di gara e mettendo a referto un successo importante, con due mete a testa per Simmonds e Watson. Del resto, non è un caso che i bookmakers diano l'Inghilterra come favorita alla vittoria finale: agli Azzurri va dato atto di essere riusciti, per quasi tre quarti di gara, a giocare un rugby accorto e a tratti propositivo, con due belle mete segnate (e una annullata) e un inevitabile abbassamento nel finale, con gli uomini di Jones che, ancora lontani dalla riserva, dilagano perforando il muro azzurro esercitando pressione costante. La nazionale di O'Shea lascia segnali comunque positivi in vista delle prossime gare.
Primo tempo equilibrato
Nonostante un buon inizio, dopo 3' l'Italia è già sotto: azione tutta in velocità da rimessa con Watson che schiaccia oltre il fondo e Ford che manca la realizzazione da piazzato. Trascorrono altri 7' e l'Inghilterra concede il bis: mischia che imbecca l'azione di May, apertura per Watson con serprentina, meta finale e altro errore da piazzato, stavolta di Farrell. Un'Italia che c'è ma avanza a rilento, calando insidiosamente solo da zona centrale incontrando l'ordinata difesa degli inglesi. Attorno ai venti minuti, però, gli Azzurri azzeccano la giocata: bella percussione sulla sinistra di Bellini che evita il blocco scaricando su Boni, veloce cambio di gioco su Allan e servizio sulla corsa di Benvenuti che chiude l'azione oltre il fondo. La realizzazione successiva di Allan rimette in gioco l'Italia. Il 7-10 viene però arrotondato dopo una manciata di minuti da Farrell, bravissimo a penetrare nella difesa nostrana e a realizzare il piazzato che vale il 7-17. Finale in crescendo per gli uomini di O'Shea, costantemente sulla linea dei 10 metri ma a segno solo con un piazzato di Allan, che manda tutti a riposo sul 10-17.
L'Inghilterra dilaga
La ripresa si apre con la meta annullata a Watson per un “in avanti” ma una mischia persa consente a Farrell di siglare il piazzato dell'allungo. L'Italia risponde con l'azione di Bellini che, murato, manda Allan al servizio per Boni che va oltre la linea di fondo prima che l'arbitro fermi tutto per l'evidente tocco avanti dell'azzurro sul passaggio vincente. C'è tempo per la meta di Simmonds prima che l'Italia trovi il guizzo buono: Bellini finalizza quasi sulla linea della touche una buona azione, aggiornando lo score sul 15-27, invariato dopo la mancata realizzazione di Allan. Il match degli Azzurri, sostanzialmente, termina qui: nei minuti finali la difesa arretra troppo, la fisicità inglese è impressionante e la somma dei due addendi significa altre tre mete. Le realizzano in serie Ford, ancora Simmonds e Norwell, con Farrell implacabile sui primi due piazzati. La partita si chiude sul 15-46 per gli ospiti: una discreta organizzazione e il coraggio mostrato non bastano all'Italia per evitare il 24esimo k.o. negli ultimi 24 incontri con gli inglesi.