Il calcio è una passione che non lo abbandonerà mai. Così Silvio Berlusconi, alla soglia degli 82 anni, ha deciso di ricominciare dal Monza, squadra del capoluogo brianzolo situato a pochi chilometri dalla “sua” Arcore. E' c'è già chi, tra i tifosi biancorossi, sogna un derby di A col Milan.
Il ritorno
Certo che il calcio è cambiato rispetto a 32 anni fa, quando l'allora tycoon delle tv si presentò a Milanello in elicottero, dando il via a una stagione trionfale contraddistinta da 29 trofei, fra cui 5 Champions League. Di procuratori ce n'erano pochi, i giocatori guardavano più ai successi personali che ai conti in banca e l'Italia era il centro del movimento a livello europeo. A Berlusconi, che rilevò la sua squadra del cuore mentre veleggiava nel centro classifica, bastarono due anni per vincere il primo scudetto. Utopia proibita ai fan monzesi che, per ora, si accontenterebbero di tornare in Serie B per poi magari puntare la A.
Ruoli
L'affare che porterà Fininvest (di cui Berlusconi detiene il 65% del capitale) ad acquisire il 100% del club ha preso corpo negli ultimi giorni. L'ex Cav manterrà il ruolo di patron, mentre le funzioni di presidente continueranno a essere svolte da Nicola Colombo, figlio di quel Felice Colombo da cui Berlusconi acquistò il Milan nel 1986. “Mantenere questa carica è un onore, a maggior ragione perché uscirò dal capitale della società – ha commentato a Radiocor – è un riconoscimento per quanto ho fatto in passato e per quanto potrò ancora fare per il club”. Il ruolo di amministratore delegato sarà, invece, dell'immancabile Adriano Galliani, monzese doc. Al timone della squadra potrebbe approdare un'altra vecchia conoscenza rossonera: Cristian Brocchi. Nel complesso l'operazione costerà al “Biscione” tra i 2,5 e i 3 milioni di euro. Le firme arriveranno solo dopo l'approvazione del bilancio societario. Tutto in tempo per il 29 settembre, quando Berlusconi spegnerà 82 candeline brindando al suo nuovo giocattolo.