Quando si tratta di incontri amichevoli, è difficile immaginare una partita che possa rimanere nella storia di uno sport. Eppure, quella disputata dalla nazionale italiana di baseball contro i Chicago Cubs, campioni in carica della Mlb statunitense, ci va molto vicino. Anzi, ci entra di diritto e per un buon motivo: se da un lato, infatti, gli uomini in azzurro costituiscono una delle migliori nazionali europee, è altrettanto vero che piegare i padroni assoluti della massima competizione degli Stati Uniti, terra natale del baseball, è un motivo di orgoglio e di soddisfazione, oltre che un’impresa assolutamente degna di essere impressa in un almanacco sportivo. Un match disputato come test di avvicinamento al debutto nel World Classic 2017, previsto a Guadalajara, in Messico, che si è man mano trasformato in un incontro di proporzioni storiche, con gli uomini di Mazzieri capaci di portarsi avanti per 6-1, prima di subire la rimonta degli americani.
L’impresa
La cronaca del match è perfettamente bilanciata tra la supremazia iniziale degli azzurri e la risalita rapida dei Cubs, forse sorpresi nel trovarsi di fronte un avversario tanto determinato, oltre che tecnicamente valido. E’ al terzo inning che l’Italia inizia a fare la voce grossa: il singolo dell’esterno dei Mets, Nimmo, e il doppio di Descalso mettono a referto l’1-0, mentre un altro singolo, stavolta di Cervelli, porta gli azzurri a 3. Poi, tra valide e errori avversari, si arriva al 6-1. Al sesto inning, però, i Cubs iniziano a risalire la china, approfittando di qualche svarione di troppo e piazzando con Dominguez il fuoricampo del sorpasso. A questo punto, però, gli azzurri tornano a crederci e, invece di arrancare, rispondono mettendo a segno il colpo di grazia, sfoderando con Segedin il fuoricampo da due punti che significa l’8-7 e la vittoria, al nono e conclusivo inning.
Una posta in palio non c’era ma, sicuramente, il successo della nazionale di Mazzieri significa molto per il baseball italiano che, forse, dopo questa impresa potrà contare su un seguito maggiore. Ora un ultimo appuntamento prima del World Classic, con Oakland, e poi via verso il Messico, con la consapevolezza di un gruppo con tutte le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista nel torneo.
Foto: Fibs