Il 5 luglio partirà la Red Bull X- Alps: 1038 chilometri attraverso sei paesi, tra le montagne più alte d’Europa, dalla storica Salisburgo in Austria fino al Principato di Monaco. Sono 31 gli atleti selezionati con cura, provenienti da 18 paesi, per la gara che si disputa ogni due anni, unisce hiking e paragliding ed è considerata l’adventure race più estenuante al mondo.
La lunga tratta può essere percorsa a piedi o volando in parapendio: la grande novità di questa edizione sarà, per la prima volta dal 2005, la presenza di due donne, Yvonne Dathe, quattro volte campionessa di long-distance paragliding, e Dawn Westrum, ex soldatessa americana e adventure racer. Aaron Durogati, 29 anni, professionista del parapendio e figlio d’arte, vincitore della Coppa del Mondo 2012 insieme a Nicole Fedele, invece sarà l’ unico italiano a volare o marciare insieme al resto della truppa internazionale. Debuttò nel 2013, settimo posto. Christian Maurer, detto Chrigel, elvetico di Unterseen, 33 anni, ha già vinto già tre edizioni ed è l’uomo da battere con il record di 6 giorni, 23 ore, e 40 minuti. I concorrenti devono aver già preso parte a diverse adventure race e devono aver dimostrato grande familiarità con il parapendio. Christoph Weber, il direttore di gara ha spiegato infatti – “La selezione degli atleti passa attraverso dei criteri molto chiari: bisogna conoscere la montagna a 360 gradi, avere una perfetta forma fisica e grandi abilità tecniche, oltre a un intuito molto sviluppato per poter leggere le condizioni del tempo, del terreno e le mosse degli avversari. Non si tratta solo di essere un buon paraglider, bisogna essere un eccezionale pilota”.
Le condizioni del tempo saranno importantissime x gli alteti che passo dopo passo dovranno adottare la strategia più adatta; inoltre questa edizione si preannuncia come la più difficile di tutte. Il percorso è contrassegnato da precisi punti di svolta, una decina di “boe aeree” o cancelli terrestri da raggiungere oblligatoriamente. Il primo è sul monte Gaisberg, 1287 metri sopra Salisburgo, a cinque chilometri dalla partenza, poi seguono il ghiacciaio Dachstein, altezza 2995 ed il Kampenwand montagna di 1669 metri evidenziata da una croce alta dodici, vicino al Chiemsee, terzo lago della Germania. Poi giù verso sud-ovest a passare lo Zugspitz al confine con l’Austria, 2962 metri, la più alta montagna tedesca. Ancora a sud e si entra in Italia per raggiungere Cima Tosa, quota 3173, torre rocciosa delle Dolomiti del Brenta. La gara finirà atterrando su una zattera galleggiante nella baia del piccolo principato: entro il 17 luglio. Per monitorare la gara, come il verificare il corretto aggiramento dei punti di svolta, l’organizzazione fornisce ai piloti uno strumento integrato, GPS più live tracking, cioè un dispositivo che permette di conoscere in ogni momento la posizione dei volatori e registrare una traccia dei loro percorsi.