Esordio coi Clippers ed è subito vittoria al derby per Danilo Gallinari, fiore all’occhiello della campagna acquisti della parte “umile” di Los Angeles, apparsa però gigantesca di fronte ai Lakers, ancora in fase di rodaggio dopo la disastrosa regular season 2016-17. In realtà, il ruolo del “Gallo” è stato marginale nel primo successo stagionale del team di Rivers, trascinato dalla vena positiva (nei primi due quarti) di Beverly e Williams capaci di firmare praticamente da soli il + 12 raggiunto a poco più dii 5 minuti dall’intervallo, tetto massimo della pur considerevole distanza fra le due sponde della Città degli angeli. Le soluzioni per Doc Rivers sono tante e di qualità: può permettersi di dosare l’apporto dell’italiano lasciando DeAndre Jordan a briglie sciolte (14 punti e 25 rimbalzi complessivi), con Griffin a seminare il panico sugli errori (tanti) avversari. Saranno 29 i punti finali per l’ala grande. Discreto contributo, comunque, anche da Gallinari che piazza uno score di 11 all’esordio. Male, invece, Lonzo Ball e compagni: nel 108-92 finale si legge molto della loro condizione attuale.
Bulls, Canada amaro
Vittoria agevole per i Toronto Raptors che, sul parquet dell’Air Canada Center, travolgono i Bulls 117-100 con l’ottima prestazione del lituano Jonas Valanciunas,capace di mettere in ombra l’accoppiata Lowry-DeRozan piazzando una doppia doppia (23 punti, 15 rimbalzi). Un esordio niente male in Nba per lui, con anche il resto dei Raptors in serata positiva e già a + 19 alla fine del secondo quarto. C’è da lavorare, invece, per la squadra di Fred Hoiberg, rientrata a Chicago con le ossa rotte dalla trasferta canadese ma consapevole di avere, con tutta probabilità, fatto un buon investimento sul giovanissimo finlandese Lauri Markkanen: 17 punti complessivi e tanta qualità all’esordio, pur in un contesto che non ha favorito il team dell’Illinois. Da segnalare il ritorno sul parquet di Quincy Pondexter il quale, il mese scorso, aveva dichiarato di aver rischiato la vita per un’infezione cutanea nel corso della sua convalescenza dovuta al crac del ginocchio sinistro.
Super Westbrook
Successo centrato anche per i Thunder di Oklahoma City di Russell Westbrook, Mvp della scorsa annata e protagonista di una prestazione che ricorda molto da vicino quelle di pochi mesi fa. Per l’asso di Long Beach è subito tripla doppia con 20 punti, 10 rimbalzi e 16 assist: troppo per i New York Knicks, travolti 105-84 non solo dalle giocate di Russ ma anche dal nuovo binomio magico del team di Billy Donovan, formato da Paul George e dal grande ex Carmelo Anthony, rispettivamente con uno score d’esordio di 28 e 22 punti. Le (poche) conferme, in casa Knicks, sono arrivate soprattutto da Kripstas Porzingis: il lettone, infatti, è l’unico dei suoi a raggiungere una doppia doppia (31 punti e 12 rimbalzi). Troppo poco per fronteggiare Oklahoma.