Dopo tanti anni, questo giorno è ormai radicato nei cuori dei tifosi granata: ricorre oggi il 66° anniversario della tragedia che distrusse il Grande Torino, capace di vincere 5 campionati di fila a cavallo della Seconda Guerra Mondiale: poco dopo le 17, il 4 maggio del 1949 l’aereo che trasportava gli “Invincibili”, reduci da un’amichevole giocata a Lisbona contro il Benfica, per una festa in omaggio del capitano della squadra lusitana Francisco Ferreira, perse quota a causa delle pessime condizioni meteo e si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della Basilica di Superga, che sorge sulla collina torinese.
Nell’incidente perse la vita l’intera squadra del Torino, vincitrice di cinque scudetti consecutivi dalla stagione 1942-1943 alla stagione 1948-1949 e che costituiva la quasi totalità della Nazionale italiana. Morirono anche i dirigenti della squadra e gli accompagnatori, l’equipaggio e tre noti giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore, fondatore di Tuttosport; Renato Tosatti della Gazzetta del Popolo, padre di Giorgio Tosatti e Luigi Cavallero della Stampa. Toccò al ct Vittorio Pozzo riconoscere le salme dei suoi ragazzi. Le altre squadre della Serie A resero un ultimo omaggio alla straordinaria formazione schierando le formazioni Primavera nelle ultime giornata di campionato e consegnando al Toro uno scudetto già strameritato sul campo.
Il giorno dei funerali quasi un milione di persone scese in piazza a Torino per dare l’ultimo saluto agli eroi del calcio italiano, e bandiera di un paese umiliato nel bel mezzo della sofferenza della guerra, della fame, dell’occupazione straniera. Da allora ogni anno nella Basilica di Superga si celebra una Messa in ricordo della tragedia cui partecipa la squadra granata, subito dopo i giocatori renderanno omaggio alla lapide e il capitano Glik pronuncerà ad alta voce i nomi dei caduti. Nel pomeriggio migliaia di tifosi saranno presenti sul colle di Superga. La Fifa celebra la giornata con un tweet, sul suo profilo ufficiale :”Ricordiamo il Grande Torino”, proclamando il 4 maggio “giornata mondiale del gioco del calcio”.