Sant’Atanasio, vescovo e dottore della Chiesa. Alessandria d’Egitto, 295 ca. – Alessandria d’Egitto, 2/05/373. Nasce in una famiglia cristiana e riceve una raffinata educazione. Durante la sua infanzia imperversano le persecuzioni di Diocleziano. Dedica tutta la sua vita alla tenace difesa dell’ortodossia contro l’eresia ariana.
Avvenimenti
• Partecipa come diacono del patriarca Alessandro al concilio di Nicea, durante il quale viene condannato fermamente l’arianesimo, che in quel tempo sembra contaminare tutta la Chiesa.
• Nel 328, a 33 anni, viene eletto vescovo di Alessandria d’Egitto. Anche se vari vescovi cadono nell’eresia ariana, Atanasio è un irriducibile difensore dell’ortodossia: per questo diviene il nemico principale degli ariani, che cercano con ogni mezzo di annientarlo.
• È considerato un personaggio tra i più importanti della Chiesa di tutti i tempi. Gregorio di Nazianzo lo chiama “Colonna della Chiesa“, altri lo definiscono “il Grande” e “Campione della divinità di Cristo“.
• È allievo di sant’Antonio abate, padre del monachesimo: ne scrive anche una biografia. E’ solito rifugiarsi nel deserto egiziano, sia per meditare che per scrivere.
• Gli ariani riescono a mandarlo in esilio per ben cinque volte: dei circa quarantacinque anni di episcopato, diciassette ne trascorre al confino.
• E’ sempre in armonia con i pontefici che, pur proteggendolo, non riescono a evitargli l’esilio.
• Tra i suoi scritti: Sull’incarnazione del Verbo, Apologia contro gli ariani, Sulle deliberazioni del sinodo di Nicea, e molte lettere in difesa della divinità dello Spirito Santo.
• E’ uno dei quattro Padri della Chiesa orientale, insieme a san Basilio, san Giovanni Crisostomo e san Gregorio di Nazianzo.
Aneddoti
• Un giorno, mentre risale in barca il Nilo, si accorge di essere inseguito dai soldati imperiali che lo cercano per catturalo. Si lascia raggiungere e quando loro, non riconoscendolo, gli chiedono se abbia visto Atanasio, dice che è passato pochi minuti prima e se si mettono a remare con più forza lo potranno facilmente raggiungere.
• Durante un concilio di vescovi arriva una donna che accusa Atanasio di averla violentata. Il vescovo riesce facilmente a dimostrare la sua completa innocenza.
• Sempre gli ariani arrivano addirittura ad accusarlo di aver ucciso un certo Arsenio, che si dimostra vivere a Tiro in ottima salute.
• Un monaco dell’VIII secolo afferma: «Se trovi un libro scritto da Atanasio e non hai la carta dove copiarlo, scrivi sulla tua camicia».
Personalità
Una delle caratteristiche del suo carattere è uno straordinario umorismo, che utilizza con grande efficacia anche nelle dispute con i suoi avversari.
Spiritualità
«Quell’uomo straordinario: uno dei principali strumenti, dopo gli Apostoli, attraverso i quali le sacre verità del cristianesimo sono state tramandate e assicurate al mondo» (beato Giovanni Enrico Newman).
Pensieri e insegnamenti
«Cristo avrebbe potuto scegliere un corpo migliore, invece scelse il nostro corpo. Prese un corpo uguale al nostro, soggetto alla corruzione e alla morte, nella sua immensa bontà lo offri al Padre e morì per tutti. Ha annullato, per i morti in unione con lui, la legge della distruzione imposta a tutti gli uomini».
Morte
Con la salita al trono dell’imperatore Valente può tornare ad Alessandria e vi rimane fino alla morte, avvenuta nel 373. Riesce a morire in pace nel suo letto, dopo aver passato molti anni della sua vita in esilio. In seguito le sue spoglie vengono portate a Santa Sofia a Costantinopoli e nel 1454 a Venezia; nel 1973 sono riportate in Egitto, nella chiesa di San Marco al Cairo.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi