Santa Regina di Alise, Vergine e martire m. Alise (Francia), 286 ca. Nonostante le poche (e del tutto leggendarie) notizie sulla sua vita, il culto di Santa Regina ha una straordinaria diffusione, non solo in Francia, ma anche in Germania. Nasce e vive ad Alise (vicino ad Autun), luogo in cui il capo dei Galli Vercingetorige viene vinto e imprigionato da Giulio Cesare. La madre muore nel darla alla luce: viene allevata da una nutrice, che la educa alla fede cristiana. Quando il padre Olibrio, pagano e personaggio importante in Gallia, apprende come la figlia abbia abbracciato la fede cristiana, la caccia di casa. Regina si trasferisce, allora, dalla nutrice: per vivere è costretta a pascolare le pecore.
La morte
Ci sono due versioni leggendarie sulla sua morte. La prima racconta che il padre, non riuscendo nel suo intento di farle abiurare la fede cristiana, dopo averla fatta imprigionare e torturare, la faccia decapitare. L’altra narra come venga chiesta in sposa dal prefetto locale e come lei, consacratasi al Signore, rifiuti decisamente. Viene imprigionata e torturata: durante la notte ha una visione della croce e sente una voce dirle che le sue sofferenze sarebbero presto finite. Il mattino dopo viene di nuovo torturata e poi decapitata. Molte persone presenti al suo martirio si convertono alla fede cristiana, quando vedono una colomba bianca vibrare in volo sopra di lei, mentre la Santa sta rendendo l’anima a Dio.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi