“Gesù andava per città e villaggi annunciando la buona notizia del regno di Dio e c’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità e li servivano con i loro beni. Fra loro vi era Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni”. Così l’evangelista Luca parla di questa donna, detta anche Maria di Magdala, dal nome del villaggio di pescatori di cui era originaria, sulla sponda occidentale del lago Tiberiade. Santa Maria Maddalena è una fervente discepola che accompagna Gesù fin dalla Galilea e si mette al servizio della Chiesa nascente. Papa Francesco nel 2016 ha voluto che sua celebrazione, fino a quel momento “memoria obbligatoria”, venisse elevata al grado di “festa”. Ciò, secondo le intenzioni del Pontefice, per permettere ai cristiani di “riflettere più profondamente sulla dignità della donna, la nuova evangelizzazione e la grandezza del mistero della misericordia divina”.
Nei Vangeli, in quei capitoli in cui si raccontano i momenti più drammatici della vita di Gesù, Maria Maddalena compare, al fianco del suo Maestro, insieme ad altre donne. Sono infatti loro a seguirlo e osservarlo da lontano lungo il Calvario e ad assistere alla Crocifissione. La Maddalena è presente ancora quando Giuseppe d’Arimatea depone il corpo di Gesù nel sepolcro ed è sempre lei, il giorno dopo, a tornare al sepolcro scoprendo che la pietra è stata tolta. Prima testimone a vedere il Risorto, è anche la prima messaggera ad annunciare agli apostoli la risurrezione del Signore. Insomma, è “l’Apostola degli Apostoli”, come la definirà san Tommaso d’Aquino. Nella tradizione la figura di Maria Maddalena, per un equivoco, è stata accomunata a quella di una prostituta. Il motivo è che San Luca nel capitolo evangelico precedente narra la storia della conversione di un’anonima “peccatrice nota in quella città”, colei che aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, ospite in casa di un notabile fariseo, li aveva bagnati con le sue lacrime e li aveva asciugati coi suoi capelli. In tal modo queste due donne sono state considerate come una sola anche se, molto probabilmente, la prostituta di Galilea non ha nulla a che fare con Maria Maddalena.
Per San Gregorio Magno la sua testimonianza è di grande edificazione per i fedeli: “‘Maria invece stava all’esterno, vicino al sepolcro, e piangeva’. In questo fatto dobbiamo considerare quanta forza d’amore aveva invaso l’anima di questa donna, che non si staccava dal sepolcro del Signore, anche dopo che i discepoli se ne erano allontanati… Cercò dunque una prima volta, ma non trovò, perseverò nel cercare, e le fu dato di trovare… I santi desideri crescono col protrarsi. Se invece nell’attesa si affievoliscono, è segno che non erano veri desideri”. La storia del cristianesimo deve molto a Santa Maria Maddalena e alle tante donne che hanno speso la loro vita per Cristo. Giovanni Paolo II, nella lettera apostolica Mulieris dignitatem, ha scritto: “La Chiesa rende grazie per tutte le donne e per ciascuna… La Chiesa ringrazia per tutte le manifestazioni del ‘genio’ femminile apparse nel corso della storia, in mezzo a tutti i popoli e nazioni; ringrazia per tutti i carismi che lo Spirito Santo elargisce alle donne nella storia del Popolo di Dio, per tutte le vittorie che essa deve alla loro fede, speranza e carità: ringrazia per tutti i frutti della santità femminile”. Maria Maddalena ha ricevuto da Dio una grazia particolare perché Gesù stesso le ha affidato la sua missione: “Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.