Santa Giuliana di Cornillon (o di Liegi), Monaca agostiniana Retinne (Belgio), 1191 ca.-Fosses-la-Ville (Belgio), 5/04/1258. Rimasta orfana, all’età di 5 anni viene affidata al monastero agostiniano di Mont-Comillon, dove le suore gestiscono un ospedale per i lebbrosi.
Avvenimenti
• Nel 1207 diventa monaca agostiniana. Successivamente è eletta priora, ma viene cacciata dal monastero per l’estrema durezza con cui interpreta la Regola e perché accusata di falsificare i conti dell’ospedale allo scopo di utilizzare il denaro per istituire la festa del Corpus Domini. Viene reintegrata dal vescovo che nel 1246 autorizza la celebrazione della festa a livello locale; alla morte di questo, Giuliana viene cacciata nuovamente dal monastero e la festa viene abolita.
• Nel 1248 si ritira nel cenobio cistercense di Salzinnes: quando questo viene incendiato, si ritira a Fosses-la-Ville, dove vive da reclusa fino alla morte.
• Insieme a Eva di Liegi è la promotrice della festa del Corpus Domini, introdotta a Liegi nel 1246 dal vescovo Roberto de Thourotte e in tutta la Chiesa nel 1264 da Urbano IV.
Aneddoti
A 16 anni ha una visione ricorrente: una luna luminosa che viene attraversata da un’unica striscia nera. Gesù in sogno le spiega che la luna rappresenta il calendario liturgico, mentre la striscia nera la mancanza di una festa per celebrare il Corpus Domini.
SpiritualitÃ
Sviluppa una grande devozione all’Eucaristia e si sente investita dell’incarico di far istituire una festa che la onori. «Vorrei presentarvi una figura femminile, poco nota, a cui la Chiesa però deve una grande riconoscenza, non solo per la sua santità di vita, ma anche perché, con il suo grande fervore ha contribuito all’istituzione di una delle solennità liturgiche più importanti dell’anno, quella del Corpus Domini» (Benedetto XVI).
Morte
Nella sua cella, dove giace morente, viene portato il Santissimo Sacramento: Giuliana si addormenta per sempre dopo aver contemplato con un intenso slancio d’amore Gesù Eucaristia. É canonizzata nel 1869.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi