Sant’Egidio, Abate benedettino Atene (Grecia) 650 ca. – Saint Gilles (Francia) 1 sett 721. Egidio proviene da una nobile famiglia ateniese profondamente religiosa. Morti i genitori, dona tutti i suoi beni ai poveri. È uno dei santi più popolari dell’Europa occidentale del tardo Medioevo: nella sola Inghilterra gli vengono dedicate più di centocinquanta chiese.
Avvenimenti
Si trasferisce in Provenza per fare vita eremitica. Lasciata la solitudine, crea una numerosa comunità di monaci a Saint-Gilles. Dirige il monastero da lui fondato fino alla morte. Si rifugia con tutti i suoi monaci presso Carlo Martello a Orléans, durante le incursioni dei musulmani. E’ sempre il re a offrire i fondi per la ricostruzione dell’abbazia distrutta dai saraceni.
Aneddoti
La leggenda racconta che una cerva, che nutre col suo latte Egidio, inseguita dal re goto Wamba durante una partita di caccia, si rifugi nella grotta dell’eremita. Il sovrano ferisce involontariamente con una freccia Egidio a una gamba. Quando il re entra nella grotta, trova Egidio ferito dalla freccia, con la cerva tra le sue braccia e i cani completamente immobilizzati. Per risarcirlo, Wamba gli dona un territorio dove viene edificato un monastero chiamato “Saint-Gilles”.
Morte
Riceve un avvertimento soprannaturale della morte imminente. Si addormenta santamente e nella pace del Signore. Numerosi i pellegrinaggi per venerare le sue spoglie mortali, conservate nel monastero da lui fondato.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi