Sant’Apollonia, vergine e martire, nasce ad Alessandria d’Egitto, muore ad Alessandria d’Egitto, nel 249 circa. La sua vita è narrata da San Dionigi, vescovo di Alessandria d’Egitto.
Avvenimenti
- Offre al Signore la sua verginità e si dedica totalmente a diffondere la fede cristiana. E’ diaconessa della Chiesa di Alessandria, in un tempo in cui i contrasti tra le comunità pagane, ebree e cristiane sfociano in frequenti persecuzioni.
- Ha circa 40 anni quando è catturata durante le persecuzioni di Filippo “l’Arabo”.
Morte
Secondo una tradizione, le vengono strappati tutti i denti con una tenaglia e le viene fratturata la mandibola; secondo un’altra i pagani, inferociti per il suo rifiuto di fare sacrifici agli dei, la colpiscono con pietre sulla bocca fino a farle cadere tutti i denti.
Viene acceso un rogo e Apollonia è minacciata di esservi gettata nel caso in cui non abiuri la fede cristiana. La Santa, temendo di non riuscire a sopportare una simile tortura, chiede di essere liberata per un momento: esaudita in questa sua richiesta, si getta da sola sulle fiamme esclamando: “Breve è il patire, eterno è il godere”.
Muore mentre prega ad alta voce. Quanto alla liceità morale del suo gesto, Sant’Agostino pensa che la martire sia stata ispirata dallo Spirito Santo. Apollonia è patrona dei dentisti e di coloro che soffrono per patologie dentarie (un periodico statunitense di medicina odontoiatrica porta il suo nome: The Apollonian).
Tratto dal libro “I santi del giorno ci aiutano a vivere e a morire” di Luigi Luzi