San Zeferino, Roma, 20/12/217. E’ papa dal 198 circa al 217. Succede a Vittore I.
Avvenimento
- Con la sua pazienza e dolcezza cerca di riportare l’unità della Chiesa, divisa da eresie e discordie interne. Viene accusato di eccessiva tolleranza e condiscendenza.
- Dà disposizioni sull’Ordinazione del presbiteri e sulla celebrazione della Messa.
- Spesso viene raffigurato con una pisside in mano, perché proibisce di usare calici di legno durante la Messa.
- Richiama da Anzio (Roma) il diacono Callisto come consigliere e supervisore dei cimiteri: anche per questo motivo é contrastato da alcuni alti ecclesiastici romani.
- Affronta e contrasta l’eresia modalista, che tende a eliminare ogni distinzione tra le persone della Santissima Trinità.
Morte
Viene considerato martire dal Baronio, mentre la tradizione lo venera come confessore. E’ il primo papa a essere sepolto nelle catacombe di San Callisto. Il suo corpo viene deposto nello stesso edificio dove verrà tumulato Tarcisio, ma non rimane nessuna traccia del suo sepolcro.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi