San Riccardo di Chichester, Wych (Inghilterra), 1197 ca.- Dover (Inghilterra), 3/04/125. E’ costretto per vari anni a lavorare nella fattoria paterna: alla morte di entrambi i genitori, la famiglia si trova in gravi difficoltà economiche. E’ considerato il protettore dei cocchieri e perché guida carri e cavalli
Avvenimenti
- Si reca a studiare prima a Oxford, poi a Parigi e infine a Bologna, dove rimane sette anni. Nel 1235 torna a Oxford dove viene nominato rettore dell’università.
- Nel 1237 è eletto cancelliere della diocesi di Canterbury. Nel 1242 è ordinato sacerdote.
- Nel 1245 a Lione è consacrato vescovo di Chichester da papa Innocenzo IV. Il re Enrico III, molto irritato perché desideroso di sistemare nella sede episcopale un suo protetto, sequestra i beni della diocesi: Riccardo è costretto a vivere a casa di un suo sacerdote e a spostarsi a piedi. Riesce lo stesso a svolgere mirabilmente la sua funzione di attivo e santo pastore. Dopo due anni il re, anche per le minacce del pontefice e degli altri vescovi inglesi, rimette Riccardo in possesso dei suoi beni.
- Viene incaricato da papa Innocenzo IV di predicare in tutta l’Inghilterra la settima crociata.
Spiritualità
Grande carità verso i poveri, i malati e gli anziani. Profondo spirito di penitenza. Si batte per il celibato dei sacerdoti e per l’amministrazione gratuita dei sacramenti. Insiste perché i suoi sacerdoti celebrino con pietà e devozione la santa Messa.
Pensieri e insegnamenti
«Sia grazie a te, Signore Gesù Cristo, per tutti i doni che mi hai dato, per tutti i dolori e gli insulti che hai sopportato per me. O Redentore di pietà infinita, amico e fratello, possa io conoscerti più chiaramente, amarti più profondamente e seguirti più da vicino”.
Morte
Mentre è a Dover viene colpito da una violenta febbre; vuole ugualmente benedire una chiesa e un cimitero. Bacia con trasporto un crocifisso che si è fatto portare al capezzale. Assistito dal suo clero, rende l’anima a Dio pregando la Vergine, perché lo sostenga nell’ora della morte. Viene sepolto nella cattedrale di Chichester. E’ canonizzato nel 1262.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi