San Massimo di Torino, Protovescovo di Torino m. 423 ca. È il primo vescovo di Torino di cui si hanno sicure notizie.
Avvenimenti
• È considerato il fondatore della diocesi torinese, eretta per volere di sant’Ambrogio e di sant’Eusebio di Vercelli.
• Il suo episcopato è funestato dalle invasioni barbariche nell’Italia settentrionale.
• Rimangono sue omelie e scritti spirituali.
Personalità
Dalle sue omelie emerge il carattere. Sa armonizzare un’indole mite e comprensiva con un atteggiamento forte, fermo e deciso per proteggere la vera fede, per estirpare gli ultimi residui di paganesimo e per lottare contro le eresie del tempo.
Spiritualità
Ha il merito di aver diffuso la fede nelle campagne in un’epoca in cui il cristianesimo è circoscritto al mondo cittadino. Attinge la sua grande capacità di predicatore dallo studio attento delle Scritture e dal contatto con i grandi Padri della Chiesa del tempo.
Morte
Una grande fama di santità circonda la sua persona già in vita e continua anche dopo la morte. Mancando i resti mortali (che rappresentano sempre un motivo di devozione popolare nei riguardi di ogni santo), il suo culto nel tempo si affievolisce.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi