San Flaviano, Martire e patrono di Montefiascone Roma, ?- Roma, 362. Incerte e contraddittorie le notizie sulla sua vita, anche perché il suo nome non viene riportato negli antichi martirologi. La tradizione lo descrive come un patrizio romano che è stato prefetto di Roma sotto gli imperatori Costantino II e Costanzo II. È il marito di santa Dafrosa ed è il padre delle sante Bibiana e Demetra.
Morte
Quando diviene imperatore Giuliano l’Apostata, vengono ripristinate le persecuzioni contro i cristiani: Flaviano è costretto a lasciare la sua carica di prefetto, che viene assunta da un certo Aproniano, suo avversario e fervente sostenitore della religione pagana. Tutti i componenti della sua famiglia di notte vanno a seppellire i cristiani martirizzati. Flaviano, sorpreso in questa pietosa opera di carità (o, secondo un’altra versione, perché arriva a biasimare pubblicamente Giuliano l’Apostata che ha rinnegato la fede cristiana), viene arrestato.
Gli viene impresso col fuoco sul volto il marchio degli schiavi e viene inviato ai lavori forzati alle terme di Civitavecchia dove, pregando, rende l’anima a Dio nel martirio. Le sue reliquie sono venerate a Montefiascone, nella chiesa a lui dedicata e nella cattedrale cittadina. La moglie Dafrosia, dopo la morte del marito, viene prima esiliata e poi martirizzata mediante decapitazione.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi