San Dionigi e Compagni, martiri Italia, ?-Parigi, 250 ca. Le notizie sulla sua vita provengono da Gregorio di Tours nel suo libro Historia Francorum.
Avvenimenti
• Dionigi, di origine gallica, è un monaco: viene consacrato vescovo da papa Fabiano. Inviato a evangelizzare la Gallia nel momento delle dispute con gli ariani, diviene vescovo di Lutetia Parisiorum (oggi Parigi), che, in quel tempo, è poco più che un villaggio.
• E’ uno dei quattordici santi ausiliatori. Santa Genoveffa nel 495 fa costruire una suntuosa basilica in suo onore, nel luogo dove viene martirizzato e dove sorge il monastero di Saint-Denis. All’inaugurazione è presente Carlo Magno. Il quartiere prende il nome di Montmartre (Mons martirum: “Monte dei martiri”).
Morte
Viene catturato nel luogo dove ora sorge la cattedrale di Notre-Dame durante le persecuzioni di Decio. Ed è martirizzato mediante decapitazione a Montmartre con due suoi compagni: il sacerdote Eleuterio e il diacono Rustico. La leggenda racconta che Dionigi raccolga la testa che gli è stata mozzata e cammini per due chilometri fino al luogo della sua sepoltura, dove poi viene costruita la chiesa di Saint-Denis, in cui sono venerate le sue reliquie e dove vengono sepolti i re di Francia. Il culto del Santo è collegato allo sviluppo di Parigi e all’ascesa al potere dei Franchi. Dionigi viene invocato, oltre che contro la cefalea, anche contro le malattie sessualmente trasmesse, in particolare contro la sifilide, perché l’acqua che scaturisce dalla sua tomba sembra guarisca tale malattia (chiamata anche “mal francese”).
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi