San Costantino il grande, Imperatore Serbia, 285 ca. – Nicomedia (Turchia), 22/05/337. Non è presente nel Martirologio Romano, ma è venerato nella Chiesa orientale e in quella occidentale.
Avvenimenti
• Figlio di Costanzo Cloro e di sant’Elena, viene educato, fin da bambino, alla corte dell’imperatore Diocleziano, irriducibile persecutore dei cristiani.
• Alla morte del padre nel 306, diventa imperatore. Sconfigge il suo rivale Massenzio nella battaglia di ponte Milvio.
• Pur favorevole ai cristiani, non proibisce i riti pagani; ha il grande merito di aver concesso ai cristiani la libertà di culto con l’editto di Milano del 313. Fa notevoli donazioni alla Chiesa e la costruire molti edifici di culto a Roma, Gerusalemme e Costantinopoli. Permette ai cristiani dl raggiungere cariche pubbliche molto importanti. Nel tempo il cristianesimo, per suo volere, diventa religione di stato.
Aneddoti
• Mentre marcia col suo esercito verso Roma vede in cielo, in pieno giorno, insieme a tutti i soldati, una croce splendente con la scritta: «Con questo segno vincerai». Nella notte seguente gli appare Gesù che gli ordina di mettere sullo stendardo l’insegna della croce per guidare i soldati nella battaglia. Con questa protezione celeste Costantino vince Massenzio a ponte Milvio.
• In Oriente è venerato come “Tredicesimo Apostolo”.
Morte
Riceve il Battesimo in punto di morte nel 337. Viene sepolto nella chiesa dei Santi Apostoli di Costantinopoli, che egli stesso ha fatto costruire.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi