San Barbato di Benevento, vescovo, nasce a Vandano di Cerreto (Benevento), nel 610 circa, muore a Benevento il 19 febbraio 682. Compie gli studi a Benevento.
Avvenimenti
- Una volta ordinato sacerdote, viene inviato a Morcone. Successivamente svolge il suo ministero a Benevento e diventa così popolare che, alla morte del vescovo della città Ildebrando, viene eletto alla cattedra episcopale.
- Assiste i cittadini di Benevento quando la città è posta sotto assedio dall’imperatore di Bisanzio Costante II.
- Nel 680 partecipa al concilio Romano indetto da Papa Agatone.
- E’ presente al sesto concilio ecumenico tenuto a Costantinopoli, dove viene condannata l’eresia monotelita.
- Si prodiga con autorevolezza per tutta l’Italia meridionale che, in quel tempo, versa in una grande crisi religiosa.
Spiritualità
Diffonde la vera fede e lotta tenacemente contro l’idolatria e le superstizioni, allora imperanti. Riesce a eliminare alcuni riti pagani molto diffusi e radicati nel territorio.
Morte
Muore dopo quasi 19 anni di santo episcopato. La fama della sua santità si diffonde rapidamente sia nel beneventano sia nel salernitano. Le sue reliquie sono venerate nel duomo di Benevento, sotto l’altare maggiore.
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi