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Sacro Cuore di Gesù, il simbolo della misericordia di Dio

È una ricorrenza che unisce mirabilmente la devozione popolare alla profondità teologica. La venerazione al Sacro Cuore di Gesù, iniziata nel Medioevo grazie ad alcuni mistici tedeschi, trova il suo coronamento nel XVII secolo a opera di Santa Margherita Alacoque e di San Giovanni Eudes. Questi, nel 1672, riceve dal vescovo di Rennes il permesso di celebrare una festività in onore del Cuore di Gesù. Ad essere considerata la messaggera del Cuore di Gesù è Margherita Alacoque, suora delle Visitandine che vive nel convento francese di Paray-le-Monial, sulla Loira. Nel 1673 riceve la prima visita di Gesù che la invita a prendere all’interno del consesso dell’Ultima Cena il posto di Giovanni, l’apostolo che aveva messo il capo sul petto del Salvatore. “Il mio cuore divino – le dice il Maestro nella visione – è così appassionato d’amore per gli uomini che non potendo più racchiudere in sé le fiamme della sua ardente carità, bisogna che le spanda. Io ti ho scelta per questo grande disegno”. L’anno successivo Margherita ha altre due visioni: nella prima c’è il cuore di Gesù su un trono di fiamme, più lucente del sole e più trasparente del cristallo, circondato da una corona di spine; nell’altra vede Cristo sfolgorante di gloria, con il petto da cui escono fiamme da ogni parte, tanto da sembrare una fornace. Gesù continua a parlarle chiedendo di fare la Comunione ogni primo venerdì per nove mesi consecutivi e di prostrarsi a terra per un’ora la notte tra il giovedì e il venerdì.

È in tal modo che nasce la pratica dei nove venerdì e dell’ora Santa di Adorazione. In una quarta visione, poi, Cristo la invita a favorire l’istituzione di una festa per onorare il suo cuore e riparare, attraverso la preghiera, le offese da lui ricevute. Nel 1700 si svolge un acceso dibattito tra la Congregazione dei riti, che considera oggetto di questo culto il cuore di carne di Gesù, simbolo del suo amore, e i giansenisti che interpretano questo come un atto di idolatria. Nel 1856 Pio IX estende la solennità alla Chiesa universale inserendola nel calendario liturgico. Successivamente altri Papi danno impulso a tale celebrazione con le encicliche Annum Sacrum di Leone XIII nel 1899 (in cui si effettua la consacrazione del genere umano al Sacro Cuore di Gesù), Miserentissimus Redemptor di Pio XI nel 1928 e Haurietis Aquas di Pio XII nel 1956. Si tratta di una festa mobile fissata al venerdì, ottavo giorno dopo il Corpus Domini, seguito dal sabato dedicato al Cuore Immacolato di Maria.

Nei Vangeli troviamo diversi riferimenti al Cuore di Gesù. Ad esempio in Matteo, dove Cristo stesso dice: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore”. Durante un Angelus Papa Francesco ha spiegato come l’evangelista Giovanni testimoni quanto vede sul Calvario, ossia che un soldato, quando Gesù è già morto, lo colpisce al fianco con la lancia; da quella ferita escono sangue e acqua, segno che indica come dal sacrificio della croce scaturiscano per tutti gli uomini il perdono e la vita.

Giovanni Paolo II ha evidenziato la bellezza del legame tra Gesù e la Vergine Maria che, come educatrice, “ha plasmato il Cuore del proprio Figlio, introducendolo, insieme con san Giuseppe, nelle tradizioni del popolo eletto, inspirandogli l’amore alla legge del Signore, comunicandogli la spiritualità dei ‘poveri del Signore’… Possiamo pertanto affermare con verità: nel Cuore di Cristo risplende l’opera mirabile dello Spirito Santo; in esso vi sono pure i riflessi del cuore della Madre. Sia il cuore di ogni cristiano come il Cuore di Cristo: docile all’azione dello Spirito, docile alla voce della Madre”. La pietà popolare, valorizzando la devozione al Cuore di Gesù che rappresenta il simbolo della misericordia di Dio – fonte da cui è sgorgata la salvezza per l’umanità intera – ricorre a numerose giaculatorie. Ricordiamone, a tal proposito, alcune tra le più note:

Cuore di Gesù tu sai, Cuore di Gesù tu puoi, Cuore di Gesù tu vedi, Cuore di Gesù provvedi. Sacro Cuore di Gesù, confido in Te. Dolce Cuore del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più. O Gesù di amore acceso, non Ti avessi mai offeso.

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