«Memoria della beata Maria Vergine Regina, che generò il Figlio di Dio, Principe della pace, il cui regno non avrà fine, ed è salutata dal popolo cristiano come Regina del cielo e Madre di misericordia» (Martirologio Romano). Nel 1955 Pio XII, con l’enciclica Ad Coeli Reginam, istituisce questa festa per concludere il mese mariano. In seguito viene spostata al 22 agosto, sette giorni dopo l’Assunzione.
Il termine “regina” significa “governante”, epiteto difficile da associare alla Vergine che, oltre a proclamarsi «la serva del Signore» (Lc 1,38), vive sempre una vita in silenzio e di umiltà. La regalità di Maria è da ricollegare al suo intimo legame con il Figlio: la Madonna partecipa della gloriosa regalità di Gesù. Viene proposta come modello dei cristiani che, con il Battesimo, vengono rivestiti della regalità di Cristo e destinati a regnare con lui in eterno. «La Vergine immacolata, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria in anima e corpo e dal Signore esaltata quale regina dell’universo per essere così più pienamente conforme al figlio suo, Signore dei signori e vincitore del peccato e della morte» (Lumen gentium, 59).
Tratto dal libro “I santi del giorno ci insegnano a vivere e a morire” di Luigi Luzi