Quella storia recente che non dobbiamo mai dimenticare

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Gentile Redazione,

tra le cose che mi appassionano di più del vostro giornale on line c’è sicuramente la sensibilità che dimostrate di avere nei confronti dei fatti della nostra storia recente.
Noi che abbiamo superato i sessant’anni abbiamo un ricordo vivo di alcuni fatti della nostra storia che magari i nostri figli ignorano o che possono apprendere, se sono fortunati, sui libri di storia.

Scrivo di impulso dopo aver visto in primo piano la fotografia di Aldo Moro il cui anniversario dal rapimento avete opportunamente ricordato. Ricordo che quella foto era una di quelle scelte dai telegiornali dell’epoca per raccontare il rapimento, i 55 giorni di prigionia e l’uccisione dello statista democristiano. Bene ha fatto l’articolista a ricordare l’anno di quel rapimento: il 1978 fu infatti un anno irripetibile per la storia del nostro Paese.

Non solo il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, ma anche dello scandalo Lockeed e delle dimissioni del presidente Leone con l’elezione di Sandro Pertini. Fu un anno drammatico che però aprì la porta a molte speranze. L’elezione di Pertini fu una di quelle.
Ed anche la Chiesa fu grande protagonista nel 1978, nell’anno ricordato dagli annali pontifici come “l’anno dei tre papi”. Dopo la morte di Paolo VI arrivò per soli 33 giorni il sorriso di Albino Luciani alla cui morte prematura seguì il pontificato immenso di San Giovanni Paolo II. Grazie perché ci fate rivivere quei giorni e queste pagine della nostra storia. Complimenti a tutti e buon lavoro!

Serena F.

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