Reverendo don Aldo,
sono davvero costernato nel leggere le terribili notizie che arrivano dall’Afghanistan. Sono rimasto sconvolto dalle immagini diffuse dai media che mostrano le migliaia di persone che si accalcano all’aeroporto di Kabul nella speranza di poter salire su un aereo per lasciare il Paese. Terrore, angoscia, e in alcuni casi rassegnazione, sembrano essere i sentimenti che si leggono sugli occhi di queste persone.
Ancora più terribili le immagini di quelle madri che, come fosse un ultimo gesto d’amore, alzano al cielo i loro figli, molti ancora in fasce, nella speranza che vengano presi dalle mani dei militari che si trovano oltre quel muro.
Ma ancora di più mi ha impressionato la storia del giovane Zaki, raccontata da Francesca Romana Preziosi. Un ragazzo di soli 19 anni, morto nel disperato tentativo di lasciare l’Afghanistan. E’ caduto nel vuoto… si era aggrappato alla carlinga di un aereo… forse sapeva che non ce l’avrebbe fatta, sapeva che sarebbe morto… eppure ha provato lo stesso a fuggire, andando incontro a una morte terribile pur di sottrarsi dal baratro di violenze e incertezze che sembra inghiottire l’Afghanistan.
Angelo P.