Riportiamo il commento di un nostro lettore che ci ha inviato il suo contributo:
“Gentile direttore.
Il popolarismo di don Sturzo si basa sulle istanze di un popolo che si fa attore della vita politica attraverso i partiti. Il populismo cerca di affrancarsi dalla democrazia rappresentativa, creando un rapporto diretto con la piazza che oggi è più virtuale che reale. In sostanza, la leadership viene demandata non a un confronto-discussione sui reali e concreti bisogni del “popolo” ma ad un puro clic in rete. Don Sturzo si rivolse a “tutti gli uomini liberi e forti” e scrisse: “Il dilettantismo, il superficialismo e l'empirismo ammazzano noi e le nostre idee…”. E, di conseguenza, lui voleva per tutti una vasta e larga cultura moderna. Questo in particolare, ma tutto il pensiero di don Sturzo è di una modernità stupefacente e stride con l'approssimazione che sta dominando oggi l'intera classe politica
Dobbiamo dare ampio spazio al pensiero sturziano”.
Adelio Panero
“P.S. Non sono un sacerdote ma 'amo' nel profondo del mio intimo le idee di questo prete siciliano”.