Nell’era Covid il fumo è ancora più dannoso. Ma smettere si può

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“Sono un fumatore (ormai potrei dire ex fumatore) di sigarette che, spaventato dal Covid-19, ha deciso di smettere. E vorrei fare un appello a tutti i fumatori che non ritengono doveroso, per la propria salute e quella altrui, farla finita con questo brutto vizio. Ho quarant’anni e fumo da quando ne avevo quasi venti. Ho iniziato finita la scuola. Quello che è successo durante il lockdown mi ha molto spaventato. Non solo l’ipotesi di poter rimanere infettato dal virus; ma la constatazione che nelle zone d’Italia, dove vi è un maggiore inquinamento, la popolazione è più a rischio.

Ho capito che non è stato un caso che tanti decessi da Coronavirus ci siano stati proprio in Lombardia. Le polveri sottili che da tanti anni inquinano l’aria delle nostre città hanno svolto un ruolo importante nel propagarsi della pandemia. Probabilmente sono la causa di un numero superiore di infezioni gravi in diverse zone d’Italia. Poiché il fumo causa gli stessi effetti di un certo tipo di inquinamento, appunto quello atmosferico, mi sono detto che era ora di smettere di fumare.

Mi piacerebbe che questa mia lettera la leggessero tutte quelle persone che stanno provando a smettere e non trovano la forza di riuscire a farlo. E anche quelle persone che non ci stanno provando affatto. Perché tutti noi, se ci fermiamo un attimo a pensare, possiamo ragionare su che cosa è meglio fare. Abbiamo rallentato i ritmi delle nostre vite frenetiche nostro malgrado, ed è forse l’unica cosa positiva che ci ha portato questo terribile morbo. Cerchiamo di prendere il buono anche da questa situazione che ancora ci sta mettendo tutti in pericolo. Fermiamoci di nuovo a riflettere, prima che il mondo ce lo imponga nuovamente, e smettiamo di farci del male.

Io sono cattolico. Il pensiero di Dio che mi è vicino mi ha sempre aiutato a prendere le decisioni giuste. Ma sono un essere umano e sul fumo, fino a pochi mesi fa, proprio non volevo ascoltare nemmeno la sua voce. Ora l’ho fatto. Forse è tardi e i danni al mio organismo il fumo li ha già creati, ma nello spirito mi sento molto più forte. Respiro meglio e sto ricominciando a fare dello sport, rigorosamente all’aperto. Qualunque cosa succeda da oggi in poi so che questa decisione è stata giusta e che il Signore mi ha guidato fino qui e mi guiderà ancora. A chi non fuma queste mie parole sembreranno sciocche. Perché chi non c’è passato non sa che cosa vuol dire avere il vizio del fumo e quanto è limitante. Ma chi fuma so che mi capirà. E’ difficile smettere ma si può. Oggi si deve. Siamo già in pericolo, dobbiamo diminuire il rischio. Tre volte Dio dice a Giosuè: sii forte e coraggioso (Giosuè 1:1-9)”.

Giovanni D.

Fumo e obesità killer silenziosi

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