A proposito dell’uso di biciclette e affini

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Ho letto l’articolo del sig. Pinzuti sull’argomento di rendere l’Italia ciclabile. La cosa mi rende molto contento, avendo usato in tempi ancora recenti la bici per i miei spostamenti, ma tengo a precisare che grazie all’insulsaggine dei nostri politici e amministratori locali, nonché alle sparate di taluni politici sull’uso della bici “contromano” sulle strade, si stanno riducendo gli spazi normalmente adibiti ai pedoni, “marciapiedi”, a corsie ove tutti si sentono in diritto di fare di tutto.

La segnaletica, poi, delle e sulle piste ciclabili ricavate sui marciapiedi lascia adito a comportamenti al limite della violenza (molti ciclisti, arrivando in corrispondenza ai semafori, non si fermano prima dello spazio corrispondente alle strisce pedonali sul marciapiedi, ma tranquillamente si attestano all’altezza del semaforo, rischiando di impattare i pedoni che stanno regolarmente attraversando il marciapiedi con il verde a loro disposizione).

Prima di liberalizzare e sdoganare certi usi e comportamenti, si sarebbe dovuto inculcare a certi signori un po’ di educazione stradale e soprattutto civica; infatti, se provi a lamentarti perché ti sono passati un po’ troppo vicini, apriti cielo: te ne scaricano di tutti i colori. Pertanto, prima educhiamo, e poi permettiamo, ma con il rispetto assoluto delle norme civiche, di civiltà comportamentale, e infine stradale.

Grazie

Fabio Ferraresi

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