Aiutate le famiglie che hanno figli “speciali”

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Reverendo don Aldo,

mi chiamo Beatrice e sono la mamma di un ragazzo autistico. Ho avuto modo di leggere con molta attenzione l’intervista della giornalista Mariangela Musolino a Paola Severini Melograni sulla giornata dedicata all’autismo. Devo dire che ho molto apprezzato questo articolo, in quanto mi sono ritrovata in molti dei temi affrontati.

Vorrei sottolineare, in modo particolare, la difficoltà che noi famiglie con figli “speciali” stiamo vivendo soprattutto a causa della pandemia. E’ molto difficile far cambiare le abitudini ai nostri figli, penso di poter parlare per la maggior parte delle famiglie come la mia, ma è ancora più complicato tenere i ragazzi in casa. Soffrono, sentono la mancanza dei loro compagni di scuola e non è sempre facile fargli seguire le lezioni online. 

Io e mio marito lavoriamo, ma in questo periodo ho dovuto prendere delle ferie per poter rimanere a casa con mio figlio in quanto le scuole sono chiuse. Non so per quanto tempo potrò continuare a farlo, ma io sono fortunata: il mio datore di lavoro è molto sensibile e comprensivo. Il mio cuore si stringe quando penso a tutte quelle donne come me – o anche ai loro mariti – che devono fare i salti mortali per poter continuare a lavorare e non lasciare il figlio da solo a casa. 

Purtroppo noi non possiamo pagare di tasca nostra un educatore che lo segua mentre siamo al lavoro, spero in una rapida riapertura delle scuole, ma comprendo benissimo che la situazione è molto complicata. Io e mio marito ci siamo sentiti abbandonati dallo Stato e vorremmo che tutte le famiglie possano ricevere degli aiuti per non dover mai scegliere di rinunciare al loro posto di lavoro.

Colgo l’occasione per augurare una Santa Pasqua a lei e a tutta la redazione.

Beatrice F.

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