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Un viaggio introspettivo che punta alla serenità

Secondo l'Oms, la depressione e altri disturbi psichici saranno le patologie più diffuse al mondo già prima del 2030, con un impatto economico in Italia che si aggira intorno al 4% del Pil

La serenità è un tema che ricorre soprattutto durante la festività natalizie. La fine di un anno e l’inizio di un altro è l’occasione per molti per interrogarsi sulla felicità e In Terris nel giorno di Natale analizza il tema da punti di vista tra loro diversi. D, a un lato quello di una fondazione filantropica che dal punto di vista scientifico e sociale affronta la questione attraverso l’impegno di esperti e volontari. Dall’altro la riflessione di una scrittrice che alla serenità ha dedicato la sua ultima opera. “Nei momenti sereni ricordati di temere sempre le avversità. Nella avversità ricordati di sperare sempre in cose migliori“, sostiene con antica saggezza latina Catone il Censore. Per essere felici, secondo Bertrand Russell, “la vita deve trascorrere per lo più tranquilla, poiché la vera gioia può vivere soltanto in un’atmosfera di tranquillità”. Alla serenità vengono dedicati studi, convegni e attività di associazioni ed enti. “Non esiste persona al mondo che non resti affascinata dall’incontro con il suo lato migliore“, scrive Patrizio Paoletti. La fondazione che porta il suo nome riunisce ricercatori, pedagogisti, psicologi, sociologi, medici e imprenditori.

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Foto di D Jonez su Unsplash

Serenità e cambiamento

Ad oggi più di centomila sostenitori dell’istituto di ricerca e dei progetti sociali della fondazione hanno scelto di promuovere la consapevolezza, il benessere e la pace attraverso l’educazione, considerata “il più potente mezzo di cambiamento“. La salute globale è l’area di studio, ricerca e pratica che riconosce come priorità il miglioramento della salute e il raggiungimento dell’equità nella salute. E quindi, livelli di benessere più alti, diffusi e radicati, per tutte le persone del mondo. Con il termine “salute globale” ci si riferisce alla salute non come alla semplice assenza di malattia o infermità. Ma come a una condizione di completo benessere fisico, mentale, affettivo e sociale. Secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Insieme alla ricerca, un pilastro fondamentale della salute globale è l’educazione, in particolare alle competenze trasversali e a stili di vita sani e sostenibili, come fattori preventivi e protettivi della salute dell’essere umano, delle comunità e del pianeta. Un’educazione inclusiva e trasformativa è in grado di impattare positivamente sulla salute globale della persona e della comunità. Attraverso l’educazione, si può diffondere la consapevolezza su rischi e risorse per la salute fisica e mentale, si può prevenire la discriminazione, la violenza di genere, le dipendenze e le forme di aggressività sociale come il bullismo. Con l’educazione, è possibile costruire un presente e un futuro di maggiore soddisfazione e felicità condivisa.

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Foto di Pexels da Pixabay

Obiettivi condivisi

L’innovazione educativa è garantita dall’applicazione puntuale delle attuali ricerche neuroscientifiche. Le contemporanee frontiere educative valorizzano l’integrazione tra conoscenze tradizionali e tecnologie digitali. Particolarmente promettente è l’integrazione dell’intelligenza artificiale nei programmi didattici. Per esempio con Teachers Outreach di Fondazione Patrizio Paoletti, progetto di formazione degli insegnanti nel mondo. Gli obiettivi di salute globale considerano in modo particolare l’emergenza educativa dell’adolescenza, esacerbata dalle crisi sanitarie, geopolitiche, sociali e ambientali. L’adolescenza è una fase della vita naturalmente caratterizzata da sensibilità e instabilità, causate dai cambiamenti fisici e ormonali della pubertà. Forti oscillazioni emotive sono frequenti, così come le insicurezze, dovute a un’identità ancora in via di definizione. In questo tempo di transizione risulta fondamentale educare i ragazzi all’intelligenza emotiva, alla consapevolezza e all’autoregolazione. Essenziale, al contempo, è potenziare le risorse dell’adolescenza, con progetti che valorizzino i pensieri, le idee e le emozioni dei giovani, dando loro voce e valore.

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Foto di Total Shape su Unsplash

Comunità educante

Centrale nel benessere degli adolescenti è il ruolo della famiglia, che deve essere accompagnata ad accogliere il cambiamento e sperimentare nuovi modi per comunicare efficacemente. Accanto alla famiglia, il gruppo dei pari gioca un ruolo fondamentale nell’adolescenza, caratterizzata dal naturale istinto all’esplorazione sociale. La scuola diventa la cerniera preziosa tra scuola e società, in grado di mediare tra la funzione di guida e il necessario spazio per l’autodeterminazione. Per garantire un’educazione di qualità è necessario prendersi cura di tutta la comunità educante, che comprende la famiglia. Con programmi di sostegno, aggiornamento e potenziamento. Fondamentale è l’educazione all’alfabetizzazione emotiva e all’autoregolazione, alle soft skills e alle competenze relazionali, in grado di favorire il benessere della persona e delle relazioni. Per la salute globale, è necessario concepire l’educazione come un percorso continuo, che dura tutto l’arco della vita. Oggi, intanto, l’Italia sta affrontando una vera e propria emergenza silenziosa: la salute mentale è in grave difficoltà. I dati sono allarmanti e indicano un futuro sempre più complesso. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la depressione e altri disturbi psichici saranno le patologie più diffuse al mondo già prima del 2030, con un impatto economico in Italia che si aggira intorno al 4% del PIL. In questo quadro i giovani sono particolarmente vulnerabili. “Il Servizio sanitario nazionale (Ssn) deve essere in prima linea per mettere in atto strategie di prevenzione e monitoraggio, e per intercettare e curare il disagio mentale nelle popolazioni più fragili”, afferma Giuseppe Niccolò. Il coordinatore vicario del Tavolo tecnico sulla salute mentale al ministero della Salute ha annunciato la creazione di un nuovo piano per la salute mentale, volto a migliorare la qualità dei percorsi di prevenzione, trattamento e riabilitazione.

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Libro (© Foto di lil_foot_ da Pixabay)

La scrittura come rinascita

La psicologa Anne Ancelin Schutzenberger ha creato una disciplina chiamata psicogenealogia. Un ramo specifico della psicologia applicata allo studio della genealogia umana. In altri termini, la psicogenealogia collega la genealogia con la psicologia. Boom, picco, record, riferisce Skytg24. quando si parla dei disturbi che interessano la salute mentale dei giovani, negli ultimi anni i sostantivi parlano sempre di una situazione in peggioramento. Parole, sì, ma che traducono situazioni spesso molto complesse. Da un ragazzino che per mesi non esce dal suo letto a una giovane donna che è intrappolata nella convinzione di essere sovrappeso. Fino a coloro che arrivano a procurarsi delle ferite o, nei casi più severi, a tentare il suicidio. Un possibile approccio è quello della scrittura finalizzata a un nuovo inizio. La serenità come “rinascita autentica” da raggiungere, secondo Lucia Scavo, attraverso un viaggio introspettivo. Un libro che accompagna il lettore in un percorso interiore oltre  sofferenze personali che spesso appaiono insormontabili. Quello che tuttavia molti non sanno è che un cambiamento è possibile. Tramite la psicogenealogia, le costellazioni familiari e la decodifica dei sintomi si possono trovare risposte a molti interrogativi personali che sembrano irrisolvibili. Per tutti coloro che desiderano esplorare e comprendere sé stessi in modo completo e profondo, è uscito il libro di Lucia Scavo “Rinascita. Come trasformare Le tue ferite in gioie” (Bruno Editore). Al suo interno, l’autrice condivide con i propri lettori strumenti pratici e innovativi finalizzati a ritrovare il benessere e a vivere sentimenti positivi quali la serenità, la pace e la felicità, che provengono dall’essere e dall’amare sé stessi. La psicogenealogia è una scienza che  accompagna gli individui attraverso i rami dell’albero genealogico. Per scoprire gli eventi del passato che continuano a influenzare le dinamiche del presente, impedendo alle persone di realizzare i loro obiettivi. E da qui diventare consapevoli del proprio percorso e progetto di vita.

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Foto di K. Mitch Hodge su Unsplash

Serenità oltre i problemi

“Il mio libro è una guida per chi si pone degli interrogativi su sé stesso”, afferma Lucia Scavo. “Parlo anche delle connessioni esistenti tra i membri di uno stesso albero genealogico e di come i patti di fedeltà transgenerazionali, i disordini e i segreti possono influire sulla nostra salute e sulle nostre vite”. Secondo l’autrice, fare un viaggio per riscoprire la nostra autenticità e bellezza è fondamentale per aprirci a chi siamo. Far cadere le maschere dietro le quali ci nascondiamo è la chiave per vivere e rivelare la gioia della nostra vera essenza. Motivo per il quale nel libro, Lucia Scavo, racconta che è possibile intraprendere un cammino, anche creativo, verso la comprensione delle sofferenze fin dalle radici e il raggiungimento della serenità. “L’autrice crede fermamente nell’importanza di fare il primo passo, scegliere sé stessi, correre dei rischi e partire per un viaggio verso la nostra interiorità“, precisa Giacomo Bruno, editore del libro. “L’obiettivo di Lucia Scavo è quindi dire ai lettori che è possibile guarire e rinascere riscoprendo la nostra autenticità, per vivere nella libera serenità dell’essere“.

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