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Sostenibilità ambientale: tra “Ecomondo” e agricoltura a emissioni zero

Una volta al mese "pasto green" per i bambini delle scuole di Roma. L'obiettivo di promuovere l'educazione ad una alimentazione sana, sostenibile e rispettosa dell'ambiente

Sostenibilità per frenare il climate change. L’Italia si prepara ad affrontare la duplice sfida della transizione ecologica. Da un lato, la formazione di una nuova generazione di professionisti qualificati nel settore green. Dall’altro, l’introduzione di tecnologie innovative per garantire uno sviluppo realmente sostenibile. Ecomondo è la fiera internazionale organizzata da Italian Exhibition Group (Ieg) e dedicata alla green and circular economy. In programma a Rimini dal 5 all’8 novembre, rappresenta il punto di incontro per tutti gli attori coinvolti in questa transizione. L’evento offre una piattaforma unica per esplorare le nuove frontiere della sostenibilità. Mettendo in contatto la domanda e l’offerta di lavoro nel settore green. E presentando le soluzioni tecnologiche più innovative sviluppate dalle giovani imprese. L’Innovation District e l’area Start-Up Scale-Up ospiteranno 19 giovani imprese selezionate tra 144 candidature anche estere. Presenteranno soluzioni all’avanguardia in diversi ambiti della green economy. Dalla gestione e valorizzazione dei rifiuti alla bioeconomia circolare. Dalle energie rinnovabili all’agricoltura sostenibile. Tra queste realtà emergenti spiccano innovazioni dal grande potenziale. Come impianti di trattamento rifiuti a emissioni zero. Soluzioni bio-based per il packaging. Tecnologie avanzate per la depurazione delle acque. Sistemi innovativi per la bioarchitettura sostenibile. Intanto è stata approvata dalla Giunta capitolina la Memoria per introdurre un menu green per i bambini e le bambine delle scuole, vale a dire un pasto, per una volta al mese, completamente vegetale, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e coerente con le Linee Guida per la Ristorazione Scolastica del Ministero della Salute, delle raccomandazioni dell’OMS e della Fao e i Criteri Ambientali Minimi (Cam).
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Foto di name_ gravity su Unsplash

Sostenibilità in classe

Si tratta di un’iniziativa che nasce all’interno del Consiglio del Cibo nel luglio scorso e che ora diviene parte del lavoro dell’intera amministrazione per promuovere l’educazione ad una alimentazione sana, sostenibile e rispettosa dell’ambiente. Il menu green si inserisce pienamente negli obiettivi dell’Agenda 2030. In particolare l’Obiettivo 11 (rendere le città più sostenibili) e l’Obiettivo 12 (garantire modelli di produzione e consumo sostenibili). Con lo scopo di contribuire alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica e gas climalteranti. Già dal 2022, Roma Capitale ha preso parte alla Green Food Week, offrendo un menù senza carne nei servizi della refezione scolastica. L’introduzione di un giorno per il menu green rafforza perciò l’impegno per la costruzione di un percorso di cultura alimentare più sostenibile che coinvolga i bambini e bambine delle scuole. La sperimentazione prevede anche momenti di sensibilizzazione e informazione degli studenti e delle studentesse, delle loro famiglie e del personale scolastico. “Ogni pasto servito nelle nostre mense è a pieno titolo un momento fondamentale che appartiene al percorso educativo non solo perché concorre alla formazione di cultura alimentare sana, ma perché agisce anche sull’educazione alla sostenibilità ambientale“, afferma l’assessora alla Scuola, Claudia Pratelli.
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Foto di Casey Horner su Unsplash

Esempi virtuosi

“Oggi, su questo fronte, facciamo un passo avanti importante, introducendo una giornata al mese in cui l’assunzione di proteine è garantita da prodotti prevalentemente di origine vegetale e non animale. Ciò significa impattare positivamente sull’ambiente, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra, a risparmiare risorse idriche. E a limitare la deforestazione. Altri esempi molto virtuosi sono stati sperimentati in giro per l’Italia e Roma, che conta 154.000 pasti al giorno, 30 milioni in un anno, e 643 cucine scolastiche, può fare la sua parte e anche di più per contribuire ad una educazione che fa bene all’ambiente“, aggiunge Pratelli.  “Il menù green nelle scuole, che favorisce il consumo di verdure e di pasti proteici di origine non animale, è un’iniziativa di grande importanza per diffondere anche tra i più piccoli i principi di un’alimentazione sana ed equilibrata. Questa iniziativa è pienamente coerente con le politiche che Roma vuole adottare attraverso il lavoro del Consiglio del Cibo e, in particolare, mette a terra una delle proposte scaturite dal tavolo tematico che si è attivato specificamente sul miglioramento della qualità e sostenibilità della ristorazione collettiva e scolastica”, sottolinea Sabrina Alfonsi, assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti. “L’introduzione del menù green è una bella notizia per la città di Roma, per l’ambiente e per le migliaia di bambini e bambini che potranno interrogarsi sull’impatto ambientale e sociale del cibo e contribuire a cambiare l’attuale modello di consumo“, sottolinea Fabio Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo di Roma Capitale. 
Foto di Ahmed Mulla su Unsplash

Questione globale

La questione-sostenibilità nell’agenda internazionale. Adana, che è la quinta città turca in termini di popolazione, ospita il primo summit sull’agricoltura gastronomica sociale della Turchia con una collaborazione globale per sistemi alimentari sostenibili. Riunendo chef, agricoltori ed esperti internazionali, il Çukurova Agriculture Summit esplora soluzioni agricole innovative attraverso la lente della gastronomia sociale e delle pratiche sostenibili. L’8° Festival Internazionale del Gusto di Adana è entrato nella storia ospitando in ottobre il primo summit agricolo della Turchia incentrato sulla gastronomia sociale. Tenutosi sotto l’egida dell’Ufficio del Governatore di Adana e organizzato in collaborazione con il Movimento di Gastronomia Sociale (SGM), con sede in Svizzera, il Çukurova Agriculture Summit ha affrontato diverse questioni legate alla sostenibilità alimentare, alle pratiche agricole locali, alla salute del suolo, all’irrigazione e all’impatto ambientale dell’agricoltura. Ha riunito esperti mondiali, tra cui chef, agricoltori e imprenditori, provenienti da Paesi come Svizzera, Paesi Bassi, Messico, Stati Uniti e Filippine. Lo chef Ebru Baybara Demir, il primo chef turco a cui è stato assegnato il primo premio del Basque Culinary World Prize 2023 e riconosciuto come Global Food Hero dall’Unfao, ha coordinato l’evento, portando i delegati internazionali a confrontarsi con gli agricoltori, gli chef e gli imprenditori di Çukurova. Il vertice mirava a promuovere il dialogo su come l’agricoltura possa evolversi per affrontare le sfide di un mondo in rapido cambiamento. Concentrandosi su soluzioni pratiche per un futuro sostenibile.

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@ no one cares su Unsplash

Sostenibilità interconnessa

L’evento è stato caratterizzato da una serie di discussioni e attività, tra cui spicca l’iniziativa Universal Plate, che i membri dell’SGM stanno attuando simultaneamente in 40 Paesi del mondo. Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, gli chef e i partecipanti hanno preparato e distribuito pasti a 2.500 persone ad Adana. Unendosi a 40 Paesi in tutto il mondo per sottolineare l’importanza di un accesso equo al cibo sano. “La nostra missione con questo summit è quella di unire i principali motori della sostenibilità alimentare – agricoltori, chef, scienziati e leader delle comunità – sotto una visione comune. Collaborando con il Movimento di Gastronomia Sociale, dimostriamo che agricoltura, cibo e impatto sociale sono profondamente interconnessi”, osserva Ebru Baybara Demir. “Credo che questo vertice sarà una luce guida per future collaborazioni volte a trovare soluzioni olistiche per la salute del suolo, la sicurezza alimentare e lo sviluppo sostenibile”. Il summit, intitolato “Il gusto del suolo”, ha riunito partecipanti di ogni estrazione sociale, tra cui agricoltori locali, esperti internazionali, rappresentanti di ministeri e governi locali e studenti delle facoltà di agraria. L’obiettivo era esplorare nuove soluzioni per le sfide agricole di oggi e di domani.

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Foto di Megan Thomas su Unsplash

Pratiche agricole

Tra i temi principali, la salute del suolo e l’agricoltura sostenibile, sottolineando l’importanza di mantenere e migliorare la qualità del suolo per un successo a lungo termine. La regione di Çukurova, nota per le sue terre fertili, è stata evidenziata come luogo ideale per implementare e mostrare pratiche agricole sostenibili che possono essere replicate in tutto il mondo. Anche la gestione dell’acqua e l’uso efficiente dei sistemi di irrigazione sono stati al centro delle discussioni, poiché gli esperti hanno sottolineato l’impatto del riscaldamento globale e la necessità di ottimizzare le risorse idriche per sostenere i raccolti. Nicola Gryczka, cofondatore di SGM, sostiene: “La sostenibilità del cibo va oltre l’agricoltura e la cucina: si tratta di creare un ecosistema in cui ognuno ha un ruolo da svolgere, dal campo al piatto. Attraverso l’educazione, la diversità, la solidarietà e la collaborazione, possiamo costruire sistemi alimentari resilienti al servizio di tutti”. “Il vertice sull’agricoltura di Adana è l’inizio di un viaggio. Speriamo che questa collaborazione potenzi i nostri sforzi per costruire un futuro inclusivo e sostenibile per l’alimentazione, gettando le basi per future iniziative e partnership”. Anche i leader locali hanno sottolineato l’importanza del vertice per la regione e il suo potenziale per un più ampio sviluppo agricolo. Yavuz Selim Köşger, governatore di Adana, ha fatto eco a questi sentimenti: “La variegata produzione agricola di Adana è una testimonianza del suolo fertile della nostra regione. Garantire alimenti sicuri e accessibili attraverso una catena continua dal suolo alla tavola è la nostra priorità”. Zeydan Karalar, sindaco di Adana, ha commentato l’importanza del paesaggio agricolo di Adana: “Adana ha una delle pianure più fertili del mondo, arricchita dai suoi fiumi. In un periodo in cui i cambiamenti climatici aumentano i rischi per l’agricoltura, la chiave è sfruttare e proteggere le nostre terre. Ogni prodotto coltivato deve trovare il suo valore, e noi ci impegniamo a garantirlo”.

 

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