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Progetto Dante per i borghi.”Opportunità unica” 

Il piano per coniugare la profondità storica e letteraria dei centri al di fuori dei tradizionali circuiti turistici con la sostenibilità, il rispetto del territorio e la destagionalizzazione

I borghi sono l’espressione della bellezza e del fascino di cui l’Italia è leader nel mondo. “I turisti internazionali immaginano l’Italia come un luogo di raffinatezza culturale- spiega Fiorello Primi, presidente dell’associazione ‘I Borghi più belli d’Italia’-. La nostra storia antica, le bellezze paesaggistiche e i tesori artistici sono la vera ricchezza del nostro Paese. Molti dei siti artistici e culturali si trovano nelle città più piccole e meno conosciute. I borghi rappresentano il meglio che l’Italia nascosta ha da offrire al mondo”. L’obiettivo è valorizzare e promuovere i piccoli centri che, grazie anche alla sua posizione periferica, hanno saputo proteggere e conservare la loro bellezza. E’ l’immenso patrimonio storico, artistico e culturale dell’Italia meno conosciuta. Così come le tradizioni enogastronomiche, le feste religiose e profane e i suoi paesaggi incontaminati. La missione dell’associazione “I Borghi più belli d’Italia” è quella di mettere in contatto le piccole comunità con esperienze di viaggio più aggiornate. E’ il “turismo di prossimità“, attento alla cultura locale.

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Foto di Guy Dugas da Pixabay

Turismo dei borghi

Un grande museo a cielo aperto, il cui tratto distintivo è la bellezza, intesa come “promessa di felicità”. L’atmosfera che si sprigiona da un paesaggio o il fascino del tempo che passa. Dai villaggi-fortezza ai borghi medievali, dai borghi di mare a quelli di montagna, dai castelli ai villaggi rurali. “La scelta è infinita- afferma Primi-. I borghi hanno un ritmo più lento rispetto alle città. Sono luoghi in cui è possibile percepire il fluire delle stagioni e l’equilibrio tra uomo e natura. E trascorrere del tempo insieme alle comunità locali che hanno fatto dell’ospitalità e del buon vivere il loro tratto distintivo”. L’obiettivo è “favorire un turismo responsabile e curioso di conoscere gli angoli più nascosti e di fascino dell’Italia che, oltre alle grandi città d’arte, ha la fortuna di possedere un patrimonio diffuso su tutto il territorio nazionale che aspetta soltanto di essere scoperto”. Infatti, “il turista che va per borghi è un turista che sostiene le comunità “borghigiane” nel loro sforzo di mantenere viva la bellezza del Borgo e quindi può essere considerato un “azionista della bellezza”.

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Archivio Comune di Foligno – Foto di Federico Calvani

Progetto Dante

E’ proseguito a Gerace (Reggio Calabria) il progetto itinerante in venti tappe “Dante per i borghi. Viaggio favoloso nell’Italia che c’è”, ideato dalla Società Dante Alighieri. Con la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory. Il sostegno del ministero del Turismo. Il patrocinio del Giubileo 2025 Città del Vaticano. La collaborazione della Società Geografica Italiana. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con i Comitati in Italia della Dante. Partito a novembre 2024, dopo il successo di presenze a San Daniele del Friuli (Udine), Grazie di Curtatone (Mantova), Castrocielo (Frosinone), Montegiorgio (Fermo) e Portobuffolè (Treviso), il viaggio dantesco che unisce turismo e cultura, geografia e convivialità ha fatto tappa in Calabria, nella Chiesa di San Francesco di Piazza Tre Chiese a Gerace. “Il progetto offre un’opportunità unica per riscoprire la bellezza dell’Italia attraverso gli occhi e le rime di Dante. Coniugando cultura, turismo e valorizzazione del territorio. Proponendo al turista un’esperienza immersiva e coinvolgente all’insegna di poesia, storia e sapori locali – osserva il ministro del Turismo Daniela Santanchè –. Un’iniziativa che si inserisce perfettamente nelle dinamiche del Giubileo 2025. E che si fa portabandiera del turismo delle radici. Invitando i viaggiatori a scoprire o riscoprire i borghi ricchi di storia, arte e tradizione”.

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Foto di Ralf Bitzer da Pixabay

Rispetto del territorio

“Il progetto di turismo culturale ‘Dante per i borghi’ intende coniugare la profondità storica e letteraria dei centri al di fuori dei tradizionali circuiti turistici con la sostenibilità, il rispetto del territorio e la destagionalizzazione. Fattori centrali nelle attuali strategie di promozione turistica”, afferma il segretario generale della Società Dante Alighieri Alessandro Masi. “L’idea di questa iniziativa è di dare un senso all’esilio del nostro Padre della Patria, camminando con lui per rifondare ogni giorno l’Italia a partire da una letteratura di fede, di speranza, di carità– commenta il direttore artistico Finazzer Flory-. Con essa si presenta una straordinaria possibilità, di vivere un cammino alla riscoperta del paesaggio con la poesia, alla partecipazione di saperi e sapori della propria storia“. I prossimi eventi si svolgeranno a Morra De Sanctis (Avellino) sabato 8 marzo, Dolceacqua (Imperia) sabato 29 marzo, Grottole (Matera) venerdì 4 aprile, Monacizzo (Taranto) sabato 5 aprile, Orta San Giulio (Novara) domenica 13 aprile, Vinci (Firenze) sabato 26 aprile, Terre di Canossa (Reggio Emilia) domenica 18 maggio, Nocera Umbra (Perugia) domenica 25 maggio.

 

 

 

 

 

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