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domenica 12 Gennaio 2025

Ospedali cattolici pronti alla resistenza

Il biotestamento รจ legge. รˆ stato approvato ieri in Senato con 180 voti favorevoli, 71 contrari e 6 astenuti. Dopo le unioni civili, sul finire della legislatura il Governo puรฒ sfoggiare un altro asso di quelli che chiama i โ€œdiritti civiliโ€.

Eppure, questi conclamati โ€œdirittiโ€ appaiono quanto mai divisivi. In tanti, dentro e fuori dal Parlamento, hanno contestato la legge. Diverse le criticitร  rilevate, tra cui lโ€™obbligo di attenersi alle Disposizioni anticipate di trattamento (Dat) anche per le strutture sanitarie private. Tradotto: gli ospedali che per motivi etici sono contrari a sospendere lโ€™idratazione e lโ€™alimentazione ai pazienti, non potranno appellarsi allโ€™obiezione di coscienza.

Unโ€™ipotesi che, tuttavia, le strutture sanitarie cattoliche non vogliono che venga nemmeno lontanamente ventilata. Lo spiega ad In Terris padre Virginio Bebber, presidente dell'Associazione religiosa degli istituti socio-sanitari (Aris).

Padre, la legge รจ stata approvataโ€ฆ
โ€œLa nostra posizione รจ chiara e corrisponde ai principi ispirati di recente da Papa Francesco in una lettera al Meeting Regionale Europeo della World Medical Association: nรฉ accanimento terapeutico nรฉ eutanasiaโ€.

Il testo in questione apre allโ€™eutanasia?
โ€œUn paziente che firmerร  le Dat potrร  morire non della sua patologia ma di sete o di fame, perchรฉ idratazione e alimentazione vengono definite terapie in ogni caso, quindi anche quando non sono troppo gravose o di alcun beneficio. E la loro sospensione non giustificata continuerร  ad essere considerata dalla Chiesa un atto di eutanasiaโ€.

Lโ€™obbligo di osservare le Dat รจ esteso anche agli ospedali non statali, quindi anche a quelli religiosiโ€ฆ
โ€œรˆ inaccettabile. Cosรฌ come lo รจ il fatto che ai singoli medici sia negata lโ€™obiezione di coscienza. Viviamo in una societร  multireligiosa ed รจ giusto rispettare le sensibilitร  altrui. Ma lo stesso rispetto lo invochiamo per le strutture sanitarie religiose, che devono corrispondere sempre al proprio carisma e al proprio dettato eticoโ€.

Nel corso del dibattito, avete presentato le vostre istanze ai parlamentari?
โ€œAvevamo avanzato richiesta di un emendamento, secondo cui in presenza di queste situazioni, allโ€™istituto sanitario religioso dovrebbe essere data facoltร  di non seguire le disposizioni contrarie alle finalitร  etiche del loro servizio, e di provvedere โ€“ a spese dellโ€™istituto โ€“ al trasferimento di chi reclama le Dat ad altre strutture pronte ad accogliere la sua volontร โ€.

Cosa ne รจ stato di questo emendamento?
โ€œIl principio che vi รจ dietro รจ sostenuto da un articolo della legge concordataria confermato integralmente anche nellโ€™ultima revisione del 1985. Si tratta dellโ€™articolo 7 il cui comma 3 recita espressamente: โ€˜Agli effetti tributari gli enti ecclesiastici aventi fine di religione o di culto, come pure le attivitร  dirette a tali scopi, sono equiparati a quelli aventi fine di beneficenza o di istruzione. Le attivitร  diverse da quelle di religione o di culto, svolte dagli enti ecclesiastici, sono soggettenel rispetto della struttura e della finalitร  di tali enti, alle leggi dello Stato concernenti tali attivitร  e al regime tributario previsto per le medesimeโ€™. E obbligarci a procurare la morte a una persona, va contro le nostre finalitร  e quindi ci costringe a trasgredire una legge concordatariaโ€.

Il Concordato sarร  la base giuridica a cui vi appellereteโ€ฆ
โ€œNon solo. Il comma 9 dellโ€™art. 1 della legge in questione, rileva che lโ€™obbligo ad attuare le Dat per le strutture sanitarie pubbliche e private deve avvenire โ€˜con proprie modalitร  organizzativeโ€™. Ebbene, questa frase potrebbe essere interpretata come la possibilitร  per noi di trasferire il paziente che abbia firmato le Disposizioni in unโ€™altra struttura. Il nostro prossimo passo sarร  chiedere unโ€™interpretazione autentica di questo passaggio al Ministero della Saluteโ€.

E se neanche questo passo porterร  al risultato che auspicate?
โ€œVorrร  dire che ricorreremo a tutti gli strumenti legali possibili per far valere i nostri diritti che โ€“ ripeto โ€“ sono stabiliti da una legge concordatariaโ€.

Potete assicurare che le strutture sanitarie cattoliche non lasceranno morire i pazienti di sete e di fame?
โ€œAssolutamente. Non eseguiremo nessuna sentenza di morte. Non siamo disponibili a far morire una persona, nemmeno cinque minuti prima della sua fine naturale. รˆ un principio sacrosanto della Chiesa cattolica, basato sulle Opere di misericordia corporale โ€˜dar da mangiare agli affamatiโ€™ e โ€˜dar da bere agli assetatiโ€™โ€.

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