Benefici-Giubileo
Aspettative 2025
Per il 2025, il 35% delle imprese prevede un fatturato in crescita, a fronte di un 26% che teme una diminuzione. Il 39% delle imprese si aspetta, invece, un fatturato stabile nel corso dell’anno. Anche per le dinamiche occupazionali prevale un prudente ottimismo: il 21% delle imprese prevede di aumentare l’occupazione a fronte di un 10% che teme una diminuzione. Tra le principali preoccupazioni per il 2025, le imprese indicano l’aumento dei costi (65%) e la scarsità della domanda (36%). Resta ancora alta, ma meno della media nazionale, la percentuale di imprese che fatica a trovare manodopera specializzata (24%) e si attenua, rispetto agli altri anni, la preoccupazione relativa all’accesso al credito (16%). Il 48% delle imprese romane prevede di effettuare investimenti in innovazione nel corso del 2025. Il 23% delle imprese è impegnata in investimenti per la sostenibilità ambientale, spinti dalla convinzione di aumentare la propria competitività sui mercati, “solo” il 4% effettuerà questo tipo di investimenti perché obbligata dalle normative vigenti. “Il 2024 appena concluso – afferma Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio di Roma – è stato un anno di consolidamento rispetto alla crescita del 2022 e 2023. Per il 2025, al momento, registriamo un prudente ottimismo degli imprenditori romani. Il 74% prevede un fatturato in crescita o stabile. Un dato incoraggiante e in deciso aumento rispetto al 62% del 2024.
Situazione
Il 2025, in particolare per Roma, è un anno straordinario, l’anno del Giubileo, un evento di portata internazionale, religioso, ma inevitabilmente con importanti ricadute economiche per il tessuto produttivo della città. Il 13% delle imprese è già convinta di avere dei benefici economici dal Giubileo e, nel corso dell’anno, verificheremo se questa percentuale, come penso, aumenterà. La fiammata inflazionistica del biennio 2022-’23, con il conseguente incremento dei tassi di interesse, segna ancora gli orientamenti delle imprese e, nel 2025, proprio il possibile aumento dei costi di produzione è ritenuto l’ostacolo principale per la crescita dal 65% del campione. Auspichiamo un raffreddamento delle tensioni geopolitiche e che continui la discesa dei tassi di interesse, in modo da rilanciare gli investimenti da parte delle imprese. Infine, è un elemento positivo che il 48% delle imprese preveda investimenti in innovazione nel corso di quest’anno, ma resta – evidenzia Tagliavanti – una percentuale ancora troppo bassa. Ormai l’impresa o innova o non è”. Tra gennaio e settembre 2024 alloggi e ristorazione hanno fatto registrare un +19% di fabbisogno occupazionale rispetto al 2023 Costruzioni e alloggi e ristorazione. Senza dimenticare la ‘sorpresa’ manifatturiero. Sono questi i settori che nell’ultimo periodo stanno trainando l’economia romana. Sostiene il presidente Cciaa: “Nell’ultimo periodo tra i settori di punta troviamo sicuramente le costruzioni, che hanno avuto due grandi, potenti, anzi potentissimi strumenti che sono stati in una prima fase il superbonus 110%, che comunque ancora a livello operativo, e poi il secondo elemento è stato l’avvio dei cantieri pubblici nell’area romana. Quelli del Pnrr, quelli del Giubileo, quelli di Roma Capitale”.
Trasformazione economica
Le costruzioni nel 2023 hanno fatto registrare un +20,7% di fabbisogno occupazionale rispetto al 2022 mentre tra gennaio e settembre 2024 hanno fatto segnare rallentamento fisiologico: +2,9%. Ma non sono solo le costruzioni a trainare l’economia di Roma e provincia. “Un altro settore, che è figlio della trasformazione dell’economia, sono i servizi alle imprese. E tra questi i settori in trasformazione a causa dell’affermazione del digitale nell’economia fanno la parte del leone, con un più 20% di fabbisogno occupazionale registrato nel 2023”. Tra gennaio e settembre 2024 però i servizi, sia alle imprese, sia alle persone sono in leggero arretramento (-4% in media di assunzioni offerte). E non può mancare tutto il settore ricettivo, con Roma sempre più meta prescelta per turisti da ogni parte del mondo. “L’alloggio e la ristorazione certamente a Roma, dopo la grande paura del Covid, sono centrali, ancora di più perché la capitale è proiettata verso un aumento notevole di turisti garantiti dal Giubileo. Questo è un settore di grandi investimenti e di grandi espansioni che tra gennaio e settembre di quest’anno ha fatto registrare un ulteriore +19% di fabbisogno occupazionale rispetto ai primi nove mesi del 2023”, sottolinea Tagliavanti. “E poi nota positiva per il manifatturiero, che sul nostro territorio è sempre un po’ in difficoltà e che invece registra una domanda di lavoro ancora alta (+14,1%), nonostante il debole ciclo industriale a livello nazionale”, aggiunge Tagliavanti. Ma Tagliavanti non dimentica però che “continua ad essersi un elemento di grande sofferenza in particolare per le piccole, piccolissime imprese del settore commerciale e del settore artigiano. Che sono quelle imprese che intercettano più tardi le innovazioni tecnologiche, che magari hanno anche elementi di debolezza di tipo finanziario”, conclude Tagliavanti.