L'eutanasia non passa in Portogallo. Ieri a Lisbona il Parlamento ha bocciato quattro proposte volte a depenalizzare l'eutanasia avanzate dai partiti che appoggiano il governo di centro-sinistra del premier socialista Antonio Costa. Molto ridotto lo scarto tra favorevoli e contrari: 15 voti. Il presidente della Repubblica, Marcelo de Sousa, aveva comunque già anticipato che in caso di via libera parlamentare avrebbe posto il veto sulle leggi.
La contrarietà di de Sousa è condivisa da gran parte della popolazione portoghese. Nei giorni scorsi in tutto il Paese si sono susseguite veglie e manifestazioni contro l'introduzione dell'eutanasia. La più grande poche ore prima del voto: migliaia di persone si erano radunate davanti al Parlamento per fare un ultimo appello ai deputati per la vita e contro la morte. Sulle barricate anche la Conferenza episcopale portoghese, che aveva diffuso volantini per spiegare la posizione contraria alla legge del magistero della Chiesa cattolica. “E' una vittoria della vita in tutto il suo significato, della vita che mai dovrebbe essere messa ai voti in vista della sua eliminazione. E' una vittoria per la democrazia e per tutti coloro che si sono impegnati a difendere la vita, dalle numerose istituzioni della società civile alle varie associazioni di professionisti cattolici, fino alle confessioni religiose”, recita un comunicato della Conferenza episcopale diffuso ieri.