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Autonomia abitativa: progetti per limitare la dipendenza assistenziale

Dal governo nuove possibilità economiche da investire sulle abitazioni per persone con disabilità, in particolare 90 milioni di euro del fondo inclusione

Dal governo alle Regioni l’obiettivo è favorire l’autonomia abitativa delle persone con disabilità. La Regione Emilia Romagna ha previsto agevolazioni e contributi per limitare le situazioni di dipendenza assistenziale. E per favorire l’autonomia, la gestione e la permanenza nel proprio ambiente di vita delle persone con necessità di sostegno. Le persone disabili di qualsiasi età e gli anziani che hanno limitazioni nello svolgere le attività della vita quotidiana possono rendere accessibile la propria casa. Eliminare barriere architettoniche o scegliere automazioni, arredi personalizzati e altri ausili domestici, acquistare e adattare autoveicoli attraverso i benefici e le opportunità previste dalla normativa regionale. La Regione ha attivato in ogni provincia un servizio gratuito di consulenza e informazione offerto dai centri provinciali di primo livello per informazioni e consulenza per l’adattamento dell’ambiente domestico  (Caad). Sono previsti inoltre contributi per l’eliminazione di barriere architettoniche negli edifici privati ove hanno residenza abituale persone con disabilità con menomazioni o limitazioni funzionali permanenti di carattere motorio o persone non vedenti.

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Foto di Jakub Pabis su Unsplash

Obiettivo-autonomia

La genuinità, la simpatia, la soddisfazione e l’entusiasmo di studenti, ragazze e ragazzi, famiglie, operatori, volontari, insegnanti e medici da un lato. E dall’altro un paradigma rovesciato nel sociale: chi ha fragilità o è in condizioni di disagio o con disabilità dà un contributo enorme, non solo lo riceve, agli altri cambiando sì la propria vita ma anche quella di chi lo affianca e lo motiva e degli adulti. Un messaggio davvero prezioso e non scontato. Sono queste le caratteristiche plasticamente evidenti alla presentazione a Milano dei progetti della Fondazione Allianz Umana Mente nell’evento “La filantropia senza limiti”. Progetti, oltre 300, che, da 2001, hanno consentito di sostenere in tutta Italia più di 72 mila persone con differenti situazioni di bisogno. Stanziando oltre 40 milioni di euro. Le linee guida strategiche delle attività seguite dalla Fondazione negli anni passati e confermate per il 2024-2025 si focalizzano su alcuni ambiti di intervento. Arte, cultura e sensibilizzazione. Sport inclusivo. Aiuti mirati, tempo libero per tutti e volontariato e inserimento lavorativo. Sempre con un denominatore comune: al centro la persona. Tante le testimonianze dei presenti. Da chi punta a diventare un’attrice come Sofia Orsenigo, allieva di Casa Teatro, a Jay Cee Malabanan, uno dei tirocinanti dell’ultima edizione di “Impariamo dall’Eccellenza” avviato a una carriera importante nel settore alberghiero fino all’atleta paralimpico Fabio Triboli che ha preso parte alla corsa storica in bici di ben 135 chilometri “Super Eroica” (“Non mi tiro indietro quando me lo chiedono“, ha detto con orgoglio). 

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Foto di Sigmund su Unsplash

Inclusione da realizzare

“Vogliamo favorire l’inclusione sociale e offrire una prospettiva di vita positiva a chi è più in difficoltà valorizzando le abilità di ognuno, per garantire loro un futuro migliore – evidenzia Maurizio Devescovi, presidente di Umana Mente e direttore generale di Allianz, introducendo l’incontro -. Sono questi i valori che negli anni hanno guidato il nostro impegno filantropico. Scegliendo i progetti ne valutiamo la sostenibilità e la replicabilità“. La Convenzione Onu, riconosce il diritto delle persone con disabilità intellettiva ad abitare in autonomia e a scegliere liberamente, sulla base di eguaglianza con gli altri, dove e con chi vivere. Al fine di facilitare il pieno godimento di tale diritto è necessario coinvolgere le persone con disabilità e garantire loro l’accesso agli aiuti di cui hanno bisogno per supportare la loro autonomia decisionale. Numerose le iniziative per l’autonomia sul territorio nazionale. Per esempio il Gruppo Disabilità Faenza partendo dall’ascolto dei bisogni, dalle aspirazioni e dai desideri espressi dalle associazioni  provvede a sostenerle sia per dare una risposta concreta ai bisogni espressi sia per la realizzazione dei progetti di volta in volta presentati che conducano all’autonomia, all’autodeterminazione, alla vita indipendente.

Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. Foto cortesemente concessa dall’Ufficio Comunicazione e Relazioni esterne del ministro Locatelli

Riforma

Un annuncio importante, poi, è arrivato dal governo. 90 milioni nel 2025 per assicurare l’autonomia abitativa alle persone con disabilità, destinati in particolare alla ristrutturazione di immobili e appartamenti. Un obiettivo: rendere legge nel 2026 il riconoscimento del caregiver. Un auspicio per il futuro: avere un ministero alle Disabilità con il portafoglio, quindi con risorse proprie. Sono alcuni dei temi affrontati dalla ministra alle Disabilità Alessandra Locatelli. Durante il Forum dell’Ansa ha tracciato un bilancio del 2024 e spiegato le iniziative previste per il nuovo anno. “Mi complimento per questo nuovo portale, anche il nome è bello e importante. E’ un bel segnale” ha esordito Locatelli riferendosi al nuovo portale Ansa “Responsabilmente” dedicato proprio all’inclusione, alla disabilità e alle buone pratiche del terzo settore e delle amministrazioni pubbliche. Locatelli ha ricordato l’importanza del “Progetto di Vita”, contenuto nella Riforma della Disabilità definendolo “fondamentale per superare la frammentazione che esiste” tra il mondo sociale e quello sanitario. Ed anche la sperimentazione che attualmente coinvolge 9 province. “In primavera – ha spiegato la ministra Locatelli- vorremmo aggiungerne una per ogni regione, mentre la formazione continuerà per tutto l’anno“. Riforma che ha anche eliminato dai documenti ufficiali la parola ‘handicappato o affetto da..’ sostituendola con ‘persona con disabilità‘. Ora i tempi sono maturi anche per togliere la parola ‘minorati’ dall’articolo 38 della Costituzione“.

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Foto © Sara Minelli (Imagoeconomica)

Fondi per l’autonomia

La novità annunciata dalla ministra per il 2025 riguarda nuove possibilità economiche da investire sulle abitazioni per persone con disabilità. In particolare 90 milioni di euro del fondo inclusione. “Abbiamo tantissime realtà del territorio e del terzo settore che – ha spiegato – hanno la possibilità di creare percorsi di autonomia abitativa. Ma non hanno la disponibilità economica per ristrutturare. Abbiamo tante strutture abbandonate o appartamenti che non sono più abitati che richiedono investimenti notevoli. E credo sia fondamentale dare un supporto per una svolta anche per il ‘Dopo di noi‘.” Quanto al caregiver familiare, Locatelli ha ribadito che deve essere distinto da altre forme di assistenza. “Il riconoscimento del caregiver è una priorità – ha detto – Spero che la nostra proposta possa essere un punto di caduta su cui lavorare tutti insieme per avere una legge nel 2026“. E infine sulla possibilità in futuro di avere un ministero della Disabilità con portafoglio. “Me lo auguro – ha concluso – ce l’ho messa tutta, ho creato un fondo unico, noi non molliamo su niente e miei colleghi mostrano la loro voglia di coinvolgimento e supporto“.

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